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Definição e significado de Benin

Definição

definição - Wikipedia

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Locuções

Arcidiocesi di Benin City • Bandiera del Benin • Benin (disambigua) • Benin City • Benin ai Giochi olimpici • Cantone di Saint-Benin-d'Azy • Chiesa cattolica in Benin • Comuni del Benin • Coppa del Benin • Croce Rossa del Benin • Croix-Rouge Benin • Dipartimenti del Benin • Dipartimento dell'Atlantico (Benin) • Federazione calcistica del Benin • Federazione di rugby a 15 del Benin • Federazione rugby XV del Benin • Geografia del Benin • Golfo del Benin • Nazionale di calcio del Benin • Nazionale di rugby XV del Benin • Nazionale di rugby a 15 del Benin • Nikki (Benin) • Organization Commune Benin-Niger des Chemins de Fer et des Transports • Regno del Benin • Saint-Benin • Saint-Benin-d'Azy • Saint-Benin-des-Bois • Spedizione punitiva del Benin • Storia del Benin • Trasporti in Benin

Dicionario analógico

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Wikipedia

Benin

                   
bussola Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Benin (disambigua).
Benin
Benin – Bandiera Benin - Stemma
(dettagli)
Fraternité, Justice, Travail
Benin - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completo Repubblica del Benin
Nome ufficiale République du Bénin
Lingue ufficiali francese
Capitale Porto-Novo  (179.138 ab. / 1992)
Politica
Forma di governo Repubblica
Capo di Stato Yayi Boni
Indipendenza Dalla Francia, 1º agosto 1960
Ingresso nell'ONU 20 settembre 1960
Superficie
Totale 112.620 km² (99º)
 % delle acque 1,8 %
Popolazione
Totale 7.041.490 ab. (94º)
Densità 60 ab./km²
Geografia
Continente Africa
Fuso orario UTC +1
Economia
Valuta Franco CFA
PIL (PPA) 13.507 milioni di $  (134º)
PIL pro capite (PPA) 1.451 $  (2010)  (154º)
ISU (2010) 0,435 (basso) (135º)
Consumo energetico 0,008 kWh/ab.
Varie
TLD .bj
Prefisso tel. +229
Sigla autom. RPB
Inno nazionale L'Aube Nouvelle
Festa nazionale  
{{{nome}}} - Mappa
 

La Repubblica del Benin (italiano Benìn;[1] francese /beˈnɛ̃/) è uno stato dell'Africa Occidentale, precedentemente conosciuto con il nome di Dahomey. Si affaccia a sud sul Golfo del Benin, dove la costa misura circa 120 km, confina ad ovest con il Togo, ad est con la Nigeria e a nord con Burkina Faso e Niger. Non va confusa con il regno del Benin, conosciuto anche come regno di Edo, che è oggi scomparso e che ebbe origine nella zona ad ovest del delta del fiume Niger. Di tale regno rimane ai giorni nostri lo stato di Edo che fa parte della repubblica federale di Nigeria ed ha per capitale Benin City.

Il Benin è una repubblica presidenziale, l'attuale capo dello stato e del governo è Yayi Boni, la capitale è Porto-Novo, ma la sede del governo è Cotonou. Il Benin è membro dell'ECOWAS.

La lingua ufficiale è il francese.

Indice

  Nome

Il nome "Benin" ha attinenza con il Regno del Benin e con Benin City, dalle quali prese il nome il golfo su cui l'odierno Benin si affaccia. Il nome Dahomey fu cambiato nel 1975 in quello di Repubblica popolare del Benin, che fu scelto per la sua neutralità, visto che nel paese convivono più di cinquanta differenti gruppi linguistici e quasi altrettante etnie. Il nome Dahomey era quello dell'antico regno Fon, e fu ritenuto inappropriato per definire tutta la nazione.

  Storia

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Storia del Benin.

Il regno Africano del Dahomey ebbe origine in Benin. Nel XVII secolo il regno, governato da un Oba, si allargava oltre gli attuali confini, coprendo larga parte dell'Africa occidentale. Il regno era prospero e stabilì relazioni per il commercio degli schiavi con gli europei, e in particolare con i portoghesi e gli olandesi che per primi giunsero qui nel tardo XV secolo.

Nel XVIII secolo, il Dahomey iniziò a sfaldarsi, dando quindi la possibilità ai francesi di prendere il controllo dell'area nel 1892. Nel 1899, il territorio entrò a far parte della colonia dell'Africa Occidentale Francese, ancora con il nome di Dahomey. Nel 1958, fu garantita l'autonomia come Repubblica del Dahomey, e la piena indipendenza seguì nel 1960.

L'indipendenza fu seguita da un periodo turbolento, e ci furono numerosi golpe e cambi di regime prima che il controllo del potere fosse preso da Mathieu Kérékou. Egli stabilì un regime di tipo marxista, e il paese fu rinominato Repubblica popolare del Benin. Alla fine degli anni ottanta, Kérékou abbandonò il marxismo e decise di ristabilire la democrazia. Fu sconfitto nelle elezioni del 1991, ma tornò al potere con il voto del 1996. Dal 2006 il presidente eletto è Yayi Boni. Le ultime elezioni presidenziali sono avvenute il 13 marzo 2011, e hanno visto la riconferma di Yayi Boni[2].

  Geografia

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Geografia del Benin.
  Il Benin dal satellite

         

  Morfologia

Allungato tra il fiume Niger a nord e l'insenatura di Benin a sud, l'elevazione del territorio non varia significativamente nelle differenti aree del paese. La maggior parte della popolazione vive nelle pianure costiere meridionali, dove sono anche localizzate le maggiori città, tra le quali Porto-Novo e Cotonou. Il nord del paese è costituito principalmente da altipiani semi aridi e ricoperti da savana.

  Idrografia

  Clima

Il clima in Benin è caldo e umido, con una relativa scarsità di piogge che si concentrano nelle due stagioni piovose (aprile-luglio e settembre-novembre). D'inverno le notti possono essere piuttosto fresche, a causa dell'harmattan, un vento secco e polveroso.

  Popolazioni

  Demografia

  Etnie

In Benin vivono circa 40 gruppi etnici differenti, il maggiore è quello dei Fon che sono circa il 40%, seguono gli Yoruba al 12%, gli Adja all'11%, Somba al 5% Ani al 3% e altre etnie che rappresentano il 29%.

  Lingue

La maggior parte di essi ha la propria lingua, e il francese è utilizzato come lingua ufficiale (il paese è parte dell'Africa francofona) ed è parlato soprattutto nelle aree urbane. Tra le lingue indigene, le più diffuse sono il fon e lo yoruba.

  Religioni

  Ordinamento dello stato

  Suddivisione amministrativa

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Suddivisioni del Benin.

Dal 1999, il Benin è diviso in 12 dipartimenti (in precedenza i dipartimenti erano 6). I dipartimenti sono a loro volta suddivisi in 77 comuni.

Dipartimenti del Benin
  1. Dipartimento di Alibori*
  2. Dipartimento di Atakora*
  3. Dipartimento dell'Atlantico
  4. Dipartimento di Borgou
  5. Dipartimento delle Colline*
  6. Dipartimento di Donga*
  7. Dipartimento di Kouffo*
  8. Dipartimento del Litorale*
  9. Dipartimento di Mono
  10. Dipartimento di Ouémé
  11. Dipartimento dell'Altopiano*
  12. Dipartimento di Zou

(*) Creato nel 1999

  Città principali

La distribuzione demografica è difforme: nel sud si concentra il 70% dei cittadini del Benin (con punte di 200 ab/km²), mentre il nord, più arretrato, è terra d'emigrazione. L'urbanizzazione (55,4%) è notevole a confronto con i paesi vicini. La capitale Porto-Novo (235.000 ab) si trova nel Dipartimento di Ouémé, è ricca di edifici in stile portoghese ed ha funzioni politiche e commerciali. Con Ouidah, cittadina poco distante di 65.000 ab. nel Dipartimento dell'Atlantico, la capitale è uno dei centri mondiali più importanti del vudù. Cotonou (820.000 ab), nel Dipartimento del Litorale, è il cuore economico del Benin, verdeggiante e caotica città. Essa è dotata dell'unico aeroporto internazionale e di un importante porto marittimo. Nei pressi sorgono dei villaggi di palafitte unici al mondo. Nel centro del paese si distinguono Abomey (130.000 ab), nel Dipartimento di Zou, che fu la capitale dell'antico regno di Dahomey, e Parakou (230.000 ab) nel Dipartimento di Borgou. Nel nord l'unico centro di rilievo è Natitingou (60.000 ab) che si trova nel Dipartimento di Atakora.

La città più grande e la capitale commerciale del Paese è Cotonou. Il nome deriva da un'espressione in lingua Fon che significa "presso il lago dei morti" e allude a una laguna adiacente all'abitato. Il riferimento ai morti è legato alla credenza che le stelle cadenti rappresentino le anime dei morti precipitati negli inferi. Si narra che quando fu fondata Cotonou, le luci del villaggio lacustre di Ganvié, dall'altra parte della laguna, si riflettessero nelle acque, suggerendo l'idea delle stelle cadenti. Ganvié è un villaggio di palafitte abitato da pescatori sulla sponda occidentale della laguna.

  Istituzioni

Il parlamento del Benin è costituito dall'Assemblea Nazionale, composta da 83 seggi, per la quale vengono tenute elezioni ogni 4 anni. Capo del governo e dello Stato è il presidente, che è eletto in elezioni presidenziali separate, che si tengono ogni cinque anni. Il presidente nomina un consiglio dei ministri.

La sede del governo è Cotonou.

  Politica

  Economia

L'economia del Benin è sottosviluppata e dipende dall'agricoltura di sussistenza, dalla coltivazione del cotone e dal commercio regionale. La crescita del prodotto interno lordo, che ha avuto una media negli ultimi sei anni del 5%, è stata resa vana dal rapido aumento della popolazione. L'inflazione è stata tenuta sotto controllo negli ultimi anni. Con lo scopo di aumentare ulteriormente il tasso di crescita dell'economia, il Benin sta tentando di attrarre ulteriori investimenti stranieri, dare maggior enfasi al turismo, facilitare lo sviluppo di nuovi sistemi di lavorazione degli alimenti e di nuovi prodotti agricoli, e incoraggiare le nuove tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni. Il programma del 2001 riguardo alle privatizzazioni nei settori delle telecomunicazioni, acqua potabile, elettricità, e agricoltura è ancora in attuazione, nonostante le iniziali riluttanze del governo. Il Club di Parigi e gli accordi bilaterali con i paesi creditori hanno alleggerito la situazione del debito estero, accompagnando l'accelerazione delle riforme economiche strutturali.

  Bandiera

La bandiera del Benin venne originariamente adottata nel 1959 e sostituta nel 1975. Il 1º agosto 1990, l'attuale disegno è stato reintrodotto, a seguito della rimozione del regime marxista. La bandiera è composta da tre rettangoli di uguali dimensioni. Il primo, posto in verticale sul lato dell'asta, è verde, gli altri due sono disposti in orizzontale, a destra di quello verde, e sono di colore giallo (in alto) e rosso (in basso). I colori sono quelli tradizionali panafricani: il verde simboleggia la speranza, il giallo l'invito a mantenere la forza del paese e il rosso il coraggio degli antenati.

  Arte

La produzione artistica è stata storicamente influenzata e strettamente collegata alle esigenze di corte. Per quanto riguarda la scultura il Benin si distinse per lo sviluppo di notevoli rappresentazioni a sfondo religioso, come la statua del dio della guerra Gu, realizzata in ferro ed alta oltre il metro e mezzo, caratterizzata dal capo riempito di frecce e di lance. Di grande diffusione anche figure più piccole, costruite in rame ed in ottone. A supporto dell'arte, gli abitanti del Benin svilupparono una ricca produzione di metalli.[4]

  Sport

Il Benin non è una nazione molto sportiva a causa dei recenti e sempre attuali problemi. Comunque continua a dare al mondo dello sport giovani maratoneti. I beniniani, come moltissimi altri africani, sembrano essere nati per le maratone anche se questo sembra più per istinto che per bravura, in quanto nella loro nazione devono compiere dei grandi sforzi che risultano più duri di un allenamento intenso di 4 ore circa.

In tempi recenti a dar lustro allo sport beninese ci ha pensato sicuramente la figura di Coffi Codjia, arbitro di calcio che è riuscito ad imporsi ad altissimi livelli, nonostante i succitati problemi della sua nazione di provenienza. Con numerose designazioni a livello internazionale, suddivise tra Coppa d'Africa, qualificazioni mondiali, mondiali under 20, mondiali di calcio, Confederations Cup, mondiali per club e quant'altro, il direttore di gara nativo di Cotonou ha ottenuto un incredibile successo, vincendo qualsiasi scetticismo sulla sua possibile inadeguatezza a dirigere partite di calcio di un certo livello a causa del suo paese di nascita. Ormai in patria viene considerato quasi al pari di un eroe nazionale. Si pensi ad esempio al fatto che, di ritorno dall'esperienza dei mondiali in Germania, venne accolto all'aeroporto da una folla festante.

  Tradizioni

  Vodun

Si pensa che il Vodun (o "Voodoo", come è conosciuto comunemente) o Vodu abbia avuto origine nel sud del Benin per essere poi introdotto in Brasile, nelle Isole Caraibiche, e in parte del Nord America dagli schiavi prelevati da questa zona particolare della Costa degli schiavi. Il termine deriva dalla lingua fon, parlata nel sud del Benin, e significa «genio», «spirito protettore». Dalle coste del Golfo di Guinea questo antico culto ha poi attraversato l'oceano sulle navi negriere per approdare sulle coste haitiane dove ha conosciuto uno splendore forse maggiore di quello riconosciutogli in patria. Pur assorbendo influenze locali ed esterne, che hanno provocato alcune trasformazioni, il vodu ha mantenuto le sue caratteristiche originali e le sue radici affondano ancora oggi nel fertile terreno della tradizione culturale africana. Rito di possessione per eccellenza il vodu è spesso stato spacciato come fenomeno di estasi collettiva, ma studi più recenti hanno conferito a questo culto la dignità di religione poiché si è riconosciuto in esso una serie di elementi che ne confermano il valore teologico. Dal 1992 il Vodun è stata riconosciuta come una delle religioni ufficiali del Benin, e una Festa Nazionale del Vodun è celebrata il 10 gennaio.

  Personalità legate al Benin

  Libri

  1. P. Valente, L'albero dai fiori rossi, EMI Bologna 2004/2006.
  2. P. Valente, La papaia di Senan, EMI Bologna 2006.
  3. P. Valente, Racconti del vento, Edizioni San Paolo, Milano 2007.
  • M. Aime, "Le nuvole dell'Atakora", Torino, EDT, 2002.
  • M. Aime, "Nel paese dei re", Trento, Nicolodi, 2003.
  • M. Aime, "Gli stranieri portano fortuna", Milano, Epoché, 2007.

  Note

  1. ^ Voce Benin del Dizionario d'ortografia e di pronunzia].
  2. ^ Benin: il partito presidenziale vince anche elezioni legislative | Elezioni News - Elezioni Politiche in Italia e nel Mondo
  3. ^ Benin - International Religious Freedom Report 2007
  4. ^ "Le Muse", De Agostini, Novara, 1965, Vol.III, pag.469

  Voci correlate

  Altri progetti

  Collegamenti esterni

   
               

 

todas as traduções do Benin


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