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Definição e significado de I_Puffi

Definição

definição - Wikipedia

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Wikipedia

I Puffi

                   
bussola Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo film, vedi I Puffi (film).
  Rappresentazione del villaggio dei Puffi
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I Puffi sono delle piccole creature immaginarie blu simili a folletti, che vivono in una foresta europea nell'era medievale. Apparsi inizialmente come personaggi secondari del fumetto John & Solfami di Pierre Culliford detto Peyo, si sono presto guadagnati una loro pubblicazione autonoma, ad opera dello stesso Peyo, in collaborazione con Yvan Delporte, giornalista belga. La loro notorietà è poi aumentata grazie alla realizzazione di un lungometraggio (Il flauto a sei Puffi, tratto dalla loro prima apparizione) ed a diverse serie a cartoni animati prodotte da Hanna-Barbera.

Il loro nome originale "Schtroumpfs" nasce nel 1958, durante una vacanza al mare, quando Peyo chiede ad un amico di passargli una saliera, della quale sul momento non gli sovviene il nome. "Passe-moi le... schtroumpf" ("Passami il... Puffo"), gli dice, e scoppia in una risata. L'amico scherzosamente risponde: "Ecco il tuo puffo. Quando avrai finito di puffare, ripuffalo al suo posto!" Dopo aver usato scherzosamente questo termine assurdo più volte nella stessa giornata, Peyo decide di metterlo a frutto.

Indice

  Storia

  Johan & Pirlouit

Peyo era l'autore di una striscia a fumetti su Le Journal de Spirou chiamata "Johan & Pirlouit" (in Italia John & Solfami), ambientata nell'Europa del Medioevo: Johan è il coraggioso scudiero al servizio del re, mentre Pirlouit è il suo "fedele" amico ingaggiato a corte come buffone. I due protagonisti incontrano spesso nuove genti nei loro viaggi; nella striscia del 23 ottobre 1958, mentre sono alla ricerca del magico flauto a sei fori, evocano gli Schtroumpf: è la prima apparizione dei Puffi. Yvan Delporte, autore della maggior parte delle storie dei puffi (in particolar modo dopo la morte di Peyo, nel 1992), è morto il 5 marzo 2007.

  Fumetti

Le prime sedici ministorie autonome firmate da Peyo prendono il via nel n. 1107 su Le Journal de Spirou il 25 luglio 1959. Il primo di questi racconti si intitolava "Les Schtroumpfs noirs" (I Puffi neri), e sarà ridisegnato per la successiva uscita in album seguito dal secondo Le Schtroumpfs volant (Il Puffo volante). Nella versione graficamente riveduta e corretta, i piccoli gnomi hanno lineamenti più tondeggianti e, tra le altre cose, quattro dita per mano anziché cinque. In Italia "I Puffi neri" appare a puntate sul Corriere dei piccoli, dove gli gnometti acquisteranno per la prima volta il nome col quale tutti i lettori (e gli spettatori) italiani li conoscono. Ma non è questa la prima uscita in Italia della comunità di questi personaggi. Il loro effettivo debutto è collegato alla licenza che nel 1962 la casa editrice milanese Dardo ha acquistato dall'editore Dupuis per tradurre ed adattare in Italia diversi personaggi del fumetto franco-belga.

  Serie televisive, Cortometraggi

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce I Puffi (serie televisiva).

Verso la fine degli anni settanta i gadget dei Puffi sbarcarono negli Stati Uniti ottenendo un enorme successo: la figlia di Fred Silverman, produttore dell'NBC, ottenne una bambola dei Puffi, e Silverman pensò che una serie basata su di loro sarebbe stata perfetta per i programmi del sabato mattina.

I Puffi si assicurarono un posto nella cultura popolare americana quando nel 1981 la NBC cominciò a trasmettere la serie animata prodotta da Hanna-Barbera Productions; la trasmissione divenne uno dei più grandi successi dell'emittente, vincendo numerosi premi Emmy.

Nel 1983 fu realizzata una versione inglese di "La Flûte à six schtroumpfs", intitolata "The Smurfs and the Magic Flute" ("I Puffi e il flauto magico").

La trasmissione dei puffi continuò fino al 1990, anno in cui fu cancellata dalla NBC per via della diminuzione degli ascolti. Due anni dopo, nel dicembre del 1992, Peyo morì nella sua casa di Bruxelles.

Nel 1990, I Puffi, hanno preso parte al cortometraggio I nostri eroi alla riscossa, un cartone animato contro la droga i cui protagonisti erano personaggi noti del mondo dei cartoni animati (oltre ai Puffi, Winnie the Pooh; Tartarughe Ninja; Looney Tunes; Banda Disney...).

Nel 2011 è stato prodotto il cortometraggio natalizio I Puffi - A Christmas Carol, dove sono state mischiate la tecnica d'animazione in CGI, con la più tradizionale tecnica in 2D.

  Cinema

Nel 1965 uscì un film d'animazione in bianco e nero di 90 minuti, intitolato "Les Aventures des Schtroumpfs" (in italiano: "Le avventure dei Puffi"), che però non riscosse molto successo. Nel 1976 fu realizzato "Il flauto a sei Puffi", ("La Flûte à Six Schtroumpfs") un adattamento della storia originale di "Johan & Pirlouit", (John e Solfami in italiano) con la colonna sonora di Michel Legrand.

Il 16 settembre 2011 è uscito nei cinema I Puffi, un film in tecnica mista a cavallo tra l'azione dal vivo e l'animazione digitale.[1][2][3]

  Storia de I Puffi in Italia

I Puffi sono arrivati in Italia per la prima volta in versione fumettistica nel 1963, sulla rivista Tipitì. Il nome originario era "Strunfi". Si può verificare ne "Il Flauto a Sei Strunfi" pubblicato su Tipitì n.21/27 (Dardo, 1963).

Dal 1964, fu il Corriere dei Piccoli a pubblicare le storie degli omini blu, mutando il nome in Puffi, Il flauto a sei Puffi è uscito sui numeri 24/33 del Corrierino.

Il termine "Puffo (pl. Puffi)" deriva dall'aggettivo italiano "buffo", ovvero "divertente".

In Italia la serie animata dei Puffi è stata trasmessa inizialmente sulle reti locali sicuramente nel 1982 (ma può anche darsi nel 1981), essendo l'anno in cui uscirono il 45 giri della prima sigla e il 33 giri "Arrivano i Puffi". Ai tempi delle primissime trasmissioni, quantomeno nel Nord Italia, e per pochi episodi, i personaggi vennero chiamati con i nomi americani. In tempi brevi, quegli episodi furono ridoppiati inizialmente con i nomi originali per poi dare spazio ai nomi italiani a noi noti oggi. Nel Lazio l'emittente era Teleroma 56 che trasmetteva la serie alle 19.10 (come riporta Scelta Tv il cui archivio è consultabile, in parte, online compresi i numeri in cui riportano la trasmissione dei Puffi su teleroma 56). La prima sigla fu Il Paese dei Puffi. Successivamente la serie venne acquistata da Fininvest e trasmessa da Canale 5 e Italia 1 sempre nel 1982, con sigle targate Five Record e interpretate principalmente da Cristina D'Avena.

Dalla metà del 1982 Fininvest trasmetterà i Puffi su Italia 1 con tutte le altre stagioni dal 1983 al 1990. Le repliche sono partite dal 1992/1993 su Canale 5. Altre repliche successive sono state trasmesse anche da Rete 4 e poi sempre in replica su Italia 1 dalla fine degli anni '90. Dagli anni 2000 sono andate in onda sul canale Boing del digitale terrestre ed anche su canali satellitari di Sky.

  Collezionismo

Molte figure e situazioni degli ometti blu sono state riprodotte in svariate forme giocattolo per bambini: dai puzzles ai pupazzetti di svariate dimensioni e forme tra cui i più noti sono rimasti quelli in plastica dura (pvc) di 4 o 5 cm. Inizialmente e principalmente prodotti in Belgio ed in Germania per i mercati interni e in seguito in tutto il mondo, il merchandising dei puffi ha letteralmente fatto compiere a questi pupazzi un salto di qualità notevole. Il puffo è diventato un "fatto di costume", da esibire, magari in ufficio sulla scrivania, fino agli adolescenti che li usavano in sostituzione del biglietto augurale (tra i più gettonati il puffo con il cuore, il cupido, il postino e le puffette).

La Schleich, azienda produttrice ufficiale dei puffi, produce otto Puffi nuovi ogni anno; ecco che nascono la serie dedicata agli sport (calcio, rugby, tennis, canottaggio, motociclismo ecc.), la serie dedicata alle professioni (falegname, pompiere, vigile, poliziotto, medico, infermiere, magistrato ecc.), al mondo della scuola (alunno, accademico ecc.), fino ad arrivare alle più moderne: "segni zodiacali (2010)", "Puffi per il 50esimo anniversario" dei Puffi stessi (2009) e così via. Inutile dire che raccogliere tutti i pezzi è diventata una moderna forma di collezionismo minore, da cui la pubblicazione di interi cataloghi e siti internet esclusivamente dedicati alle figure ed agli accessori (casette del villaggio a forma di fungo, mulino a vento ed altri accessori). I pezzi più vecchi, oramai fuori produzione da anni, hanno assunto quotazioni spesso impensabili per essere semplici oggetti di plastica.

  Canzoni Dei Puffi

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Sigle italiane delle serie televisive dei Puffi.

La maggior parte delle sigle della serie animata dei Puffi andata in onda sui canali fininvest Italia 1, Canale 5 erano cantate da Cristina D'Avena, tuttavia esistono molte altre canzoni incise su vari supporti fonografici non andate in sigla eseguite da "Victorio Pezzolla e i Puffi" ed anche dalla stessa Cristina D'Avena o da Father Abraham. Tra queste troviamo:

  • La canzone dei Puffi (cantata da Father Abraham)
  • Canzone dei puffi (disco d'oro nel 1983)
  • Puffi La la la
  • Il paese dei Puffi
  • Il puffo rock
  • Quando i Puffi
  • Il puffo Hic
  • Il puffo dispettoso
  • Il puffo volante
  • La scuola dei Puffi
  • Puffa una canzone
  • Tanti puffi a te
  • Che bello essere un puffo
  • Il puffo alle Haway
  • La vita di noi Puffi
  • Dieci Puffini
  • Gargamella
  • John e Solfami
  • Due giovani eroi, John e Solfami
  • Cara Puffetta
  • Il puffo Brontolone
  • Concerto per 100 Puffi
  • Puffa di qua, puffa di là
  • Puffiamo un due tre all'avventura
  • Madre Natura
  • Oh, oh Baby Puffo
  • Oh Garganella ahi, ahi!!!
  • Puffiamo un girotondo
  • Ogni puffo pufferà
  • Puffi qua e là
  • I puffi sanno
  • Amici Puffi
  • La canzone dei puffi (Euroline remix 1996)
  • Puffa un po' di arcobaleno
  • Un, due, tre l'orchestra c'è
  • Vanità vanità
  • La magia è sempre qua
  • Sempre allegri
  • Magica canzone
  • Buon compleanno Grande Puffo
  • Canzone dei Puffi (Remix 2004)

La prima sigla in assoluto della serie fu

  • Il Paese dei Puffi (1981) eseguita da "Victorio Pezzolla e i Puffi" (disco K-tel T-169- dist. RCA S.p.a.)

la seconda sigla di "John e Solfamì" (spin-off dei Puffi) fu

  • Due giovani eroi, John e Solfamì eseguita da "orchestra e coro di Augusto Martelli" (sul disco del 1984 riporta "sigla della serie tv 'I Puffi' in onda su Italia1")

Nella colonna sonora delle serie animate compaiono brani di musica classica di Franz Schubert (Sinfonia "Incompiuta"), Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov (Shéhérazade), Pëtr Il'ič Čajkovskij (Sinfonia n.6 "Patetica"), Modest Musorgskij (Quadri di un'esposizione).

  Discografia italiana

  Album

  Singoli

  • 1978 - La canzone dei Puffi / The Magic Flute Smurf (45 giri)
  • 1981 - Il paese dei Puffi / Quel funghetto è casa mia (45 giri)
  • 1982 - Canzone dei Puffi / Ghimbirighimbi (45 giri)
  • 1983 - John e Solfamì / La scuola dei Puffi (45 giri)
  • 1984 - Puffi la la la / AEIOU (45 giri)
  • 1984 - Due giovani eroi John e Solfamì (45 giri)
  • 1985 - Che Bello essere un Puffo / Notte Puff (45 giri)
  • 1986 - Puffa di qua, puffa di là / Buon compleanno Grande Puffo (45 giri)
  • 1987 - Ogni Puffo pufferà (45 giri)
  • 1988 - Puffi qua e là / Puffa una canzone (45 giri)
  • 1989 - I Puffi sanno... (45 giri)
  • 1990 - Amici Puffi (45 giri)
  • 2009 - Puffa un po' di arcobaleno (Digital download)

  Dati di Vendita

  • In Italia, il 45 giri Canzone dei Puffi, vinse il disco d'Oro nel 1983 per le oltre 50.000 copie vendute[4].
  • Nel mondo, i dischi dei Puffi, hanno venduto in totale 30.000.000 copie[5], di cui 10.000.000 negli ultimi anni (periodo di riferimento: 2011)[6].

  Personaggi

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Personaggi dei Puffi.

  Un puffo per ogni occasione

Come la struttura delle storie è molto semplice e lineare, fedele alla classica avventura, anche i protagonisti hanno una forma fisica molto simile tra loro per non dire che tutti i Puffi si assomigliano a partire dal genere fino ad arrivare al colore della pelle e dei vestiti: maschi, molto bassi (essere "alti tre mele" è un'espressione francese), pelle blu, pantaloni e cappello bianchi, il tutto variato solo da qualche accessorio personale per indicarne il mestiere, il carattere e/o la personalità da cui deriva il nome proprio del singolo puffo.

Tra le caratteristiche più curiose c'è quella di non abbandonare mai il loro cappello, cosa che a tutt'oggi lascia agli appassionati il mistero se i puffi abbiano o no i capelli. (In realtà nell'episodio "Golosone supergoloso" (St.2/Ep.15), quando Grande Puffo, accorgendosi che puffo Golosone nasconde una torta sotto il proprio cappello, gli intima di toglierselo, si vede chiaramente la testa del puffo completamente calva. Anche nel "Puffo Nero", al momento dell'esplosione finale, si vede chiaramente il Grande Puffo senza cappello, calvo anche lui). Possono camminare e correre, ma nella maggior parte dei casi si limitano ad andare in giro saltellando. Tendono a non allontanarsi mai troppo dal loro villaggio, e quando lo fanno è soprattutto per cercare la salsapariglia, di cui sono ghiotti consumatori.

I Puffi riproducono a grandi linee gli archetipi della gente comune e/o le professioni: c'è per esempio Puffo Pigrone, Puffo Burlone (che regala sempre a tutti i puffi dei pacchi esplosivi), Puffo Inventore (che si distingue dagli altri per la matita sempre all'orecchio), Puffo Golosone (il cui cappello ha la forma tipica del copricapo da cuoco ed è infatti il cuoco della comunità), Puffo Quattrocchi (il puffo occhialuto che contesta sempre tutto e di cui è diventata celebre l'espressione: "Che è meglio!", a volte contrapposta da "Che è peggio!", e la gag di essere sospinto fuori dal villaggio con un calcio nel sedere finendo per cadere a testa in giù ogni qual volta eccede in petulanza oppure predica bene e razzola male), Puffo Pauroso, Puffo Tontolone (migliore amico di Quattrocchi, sempre con la testa fra le nuvole e caratteristico per l'esclamazione "yup", nonché il cappello ben calzato sugli occhi che gli dà un aspetto ancora più ingenuo), Puffo Forzuto (con tatuato sul braccio un cuore trafitto da una freccia, in perfetto stile "scaricatore di porto"), Puffo Vanitoso (molto dandy, con un fiore sul cappello e che non abbandona mai il suo specchio onde poter esercitare il suo narcisismo), Puffo Sognatore, Puffo Lanoso, Puffo Pittore, Puffo Brontolone (con la faccia sempre imbronciata e che dice di odiare tutto quello che sente nominare, ad esempio "io odio scavare!", formando a volte anche frasi sgrammaticate come ad esempio "io odio 'faccio così'", e che risponde "anch'io!" se un altro dice di odiare qualcosa al posto suo. In alcuni episodi, ha anche detto frasi di contorno al classico "io odio", ad esempio "io odio nuotare, perché non so nuotare" oppure "io odio scavare e scavare ma per salvare il mio amico Tontolone allora lo faccio") e via dicendo.

Si dice che tutti i Puffi abbiano 100 anni (tranne il Grande Puffo che ne ha 542), e che nella versione originaria (ossia quando cronologicamente incontrano John e Solfami per la prima volta) ci fossero 99 Puffi (compreso il Grande Puffo), poi aumentati con l'introduzione di nuovi personaggi. Il centesimo puffo nasce dal riflesso nello specchio di Puffo Vanitoso che viene colpito da un fulmine prendendo vita. Questo personaggio compensa il problema per realizzare la cosiddetta danza dei 100 puffi che necessita appunto di 100 puffi, non uno di più e non uno di meno (compreso il direttore della stessa, il Grande Puffo), per essere eseguita.

Ci sono poi alcuni Puffi che si discostano vistosamente dagli altri, quali:

  • Grande Puffo ha, come già detto, 542 anni; porta una barba bianca e ha i pantaloni e il cappello rossi; è il più anziano e saggio di tutti i Puffi (almeno fino all'arrivo di Nonno Puffo nella serie animata), che lo rispettano come capo della comunità;
  • Puffetta è un Puffo femmina, inizialmente cattiva e dai capelli neri e crespi, nasce come creatura del mago Gargamella con l'incarico di mettere i puffi l'uno contro l'altro; fu trasformata poi da Grande Puffo in una vera puffa. Ha lineamenti più delicati rispetto agli altri Puffi, i capelli biondi e lunghi, indossa un vestitino bianco e scarpe col tacco bianche;
  • Baby Puffo si è aggiunto alla storia in un secondo momento, facendo salire il numero dei Puffi a 102. Ha un'età paragonabile all'anno umano;
  • Puffo Meccanico, un automa in legno costruito dal Puffo Inventore, capace di comportarsi come un vero puffo tranne per quanto riguarda la parola; più tardi il suo creatore gli affianca un'amica, Puffetta Meccanica.

Verso la metà degli anni ottanta vennero introdotti i puffolini: tre maschi e una femmina (con un'età paragonabile ai 10 anni umani). I tre maschi, in origine Puffi adulti 'normali' facenti parte del villaggio (Puffo Naturone; Puffo Sciccoso; Puffo Sciattone), un giorno vengono mandati da Grande Puffo nella casa di Padre Tempo dove, entrando per errore in un orologio magico, finiscono per ringiovanire fisicamente e mentalmente. Bontina, la femmina, viene invece creata artificialmente dai tre puffolini stessi (che rubano la formula dal libro magico di Gargamella), per dare un'amica a Puffetta sofferente di solitudine essendo l'unica femmina di tutto il villaggio.

Alcuni anni dopo venne introdotta anche la figura di Nonno Puffo, anziano giramondo dalla lunghissima barba tornato al villaggio dopo 500 anni per rigenerare i poteri del più grande tesoro dei puffi: la pietra di lunga vita (senza la quale morirebbero per un invecchiamento repentino), e seguito a breve da Nonna Puffa, anche lei assente da moltissimo tempo perché intrappolata per secoli in un castello al di là del tempo e dello spazio.

Tutti questi personaggi fanno parte solo della serie animata e non appaiono mai nei fumetti originali.

C'è infine Puffo Selvaggio, scoperto dalla comunità blu dopo che 100 anni prima la Cicogna lo aveva smarrito durante il viaggio; si vede saltuariamente solo nel cartone animato e, stando alle fonti ufficiali, non rientra nel computo dei 99 puffi iniziali.

In tutto i Puffi risulterebbero così essere 106.

Il film introduce Puffi mai comparsi prima: Puffo Coraggioso, che indossa un kilt e parla con l'accento scozzese (nell'adattamento italiano intercala parole inglesi); Puffo Svitato, che indossa il cappello girato all'indietro e suona l'allarme con la voce in caso di pericolo; Puffo Narratore, che indossa una giacca verde scuro e occhiali meno vistosi di quelli di Quattrocchi, il cui ruolo è quello della voce (non sempre) fuori campo che racconta le vicende che avvengono in quel momento. Due Puffi menzionati per nome e descritti da altri Puffi, ma mai mostrati, sono Puffo Complimentoso, "che ha sempre qualcosa di gentile da dire" e Puffo Passivo-Aggressivo, "che sembra sempre tanto gentile, ma quando se ne va ti senti in colpa".

  Gargamella

Il terribile nemico dei Puffi è lo stregone Gargamella, accompagnato dalla sua gatta Birba. Gargamella è calvo, brutto, quasi vecchio ed additato come pazzo. Gargamella, figlioccio del potentissimo mago Baldassarre, è la pecora nera della famiglia, e la madre non perde occasione per ricordarglielo. Egli vive in un castello in rovina in un'arida zona della foresta.

Nei fumetti è alla ricerca di sei puffi, che bolliti nel veleno di serpente costituiscono l'ingrediente fondamentale nella formula della pietra filosofale che trasforma metalli vili in oro. Nella serie animata, invece, i Puffi risultano essere semplicemente deliziosi manicaretti per il mago e per la sua gatta Birba.

A Gargamella, nel corso della serie animata, si accompagnerà anche un giovane apprendista, il pigro e dispettoso Lenticchia, con cui ha un buon rapporto di amicizia, che camuffa l'opinione bassa del suo apprendista in merito al suo maestro. Fa di tutto pur di riuscire a prendere un Puffo o, come sogna lui, cento.

  Il linguaggio

« Accipuffolina, delle puffbacche!! »
(esclamazione tipica dei Puffi)

Parte fondamentale del linguaggio dei Puffi è il termine "puffo" ed ogni suo derivato, usato con diversi significati a seconda del contesto, talvolta come verbo, altre come aggettivo (puffare, puffoso, ecc.). Questo rende le loro conversazioni alquanto divertenti, ma a tratti difficili da seguire: spesso capita che i Puffi si capiscano grazie al tono con cui pronunciano "puffo", variazioni però troppo sottili per essere comprese da John e Solfamì. Gli stessi Puffi discutono sull'usare "puffo" come verbo, nome o aggettivo. Umberto Eco ha dedicato uno scritto alla semantica della lingua puffa.

  Il villaggio

I Puffi vivono dentro case a forma di funghi (in realtà in muratura, come si può vedere in molte vignette) in un villaggio segreto, da qualche parte in una foresta, dal quale si allontanano solo in casi eccezionali. Nessuno può raggiungere il villaggio se non è accompagnato da un puffo, perché un incantesimo del Grande Puffo rende introvabile la radura in cui vivono.

I passatempi preferiti dei puffi sono giocare a "palla-puffa" ed eseguire la "danza dei 100 Puffi".

  I Puffi in altre lingue

Nell'adattamento da una lingua all'altra, il nome originale dei puffi "schtroumpf" è stato modificato spesso. In lingua italiana è "Puffo" ("Puffi" al plurale).

In altre lingue:

  • Arabo: سنافر (singolare M: سنفور, singolare F: سنفورة)
  • basco: Pottokiak (singolare: Pottoki), dal nome della corsa di pony basca pottoka. Le prime edizioni usano pitufoak, dallo spagnolo.
  • catalano: Barrufets (singolare: Barrufet)
  • ceco: Šmoulové (Singolare Šmoula)
  • cinese: 蓝精灵 (lán jīnglíng)
  • coreano: 스머프
  • croato: Štrumpfovi (singolare: Štrumpf)
  • danese: Smølferne (singolare: Smølf)
  • ebraico: דרדסים [dardasìm] (singolare: דרדס [dardàs])
  • finlandese: Smurffit (singolare: Smurffi)
  • francese: Schtroumpfs (singolare: Schtroumpf)
  • giapponese: Smurfs (スマーフ Sumaafu?)
  • greco: Stroumfakia (singolare: Stroumf - Στρούμφ)
  • inglese Smurfs (singolare: Smurf)
  • islandese: Strumparnir/Skríplarnir
  • norvegese: Smurfene
  • olandese: Smurfen (singolare: Smurf; più tardi usato nello slang belga per indicare un "poliziotto locale", per le loro uniformi blu)
  • polacco: Smerfy (singolare: Smerf)
  • portoghese in Brasile sono chiamati Os Smurfs (singolare: Smurf); Estrumpfes in Portogallo (singolare: Estrumpfe)
  • rumeno Ştrumfi (singolare: Ştrumf)
  • serbo: Štrumpfovi (singolare: Šrumpf)
  • slovacco: Šmolkovia (singolare: Šmolko)
  • sloveno: Smrkci (singolare: Smrkec)
  • spagnolo: Pitufos (singolare: Pitufo; più tardi usato nello slang spagnolo per indicare un "poliziotto locale", per le loro uniformi blu). In un primo tempo vennero pubblicati dal magazine TBO sotto il nome di Tebeítos.
  • svedese: Smurfar (singolare: Smurf)
  • tedesco: Schlümpfe (singolare: Schlumpf)
  • turco: Şirinler (singolare: Şirin)
  • ungherese: Hupikék törpikék (singolare: hupikék törpike, ma in realtà si chiamavano quasi sempre törpök o in singolare törp )

  Libri

  Bibliografia e saggistica sui Puffi

  • Umberto Eco, "Schtroumpf und Drang", in Sette anni di desiderio, Bompiani, 1983. In questo articolo viene esaminato il linguaggio altamente contestuale di questi personaggi.
  • Paolo Perticari, "La pedagogia nel contesto sistemico di un villaggio di puffi", in Pensieri sull'insegnamento, Sisma, 2001.
  • Antonio Soro, "I puffi, la vera conoscenza e la massoneria", Sassari, Edes, 2006. Introduzione di Massimo Introvigne.

  Note

  1. ^ Not a sequel, so what is it ?. URL consultato in data 20 aprile 2009.
  2. ^ Leo Cendrowicz. The Smurfs Are Off to Conquer the World - Again. Time, 15 gennaio 2008. URL consultato in data 15 gennaio 2008.
  3. ^ Arrivano i Puffi... in live action!. 11 giugno 2008. URL consultato in data 6 luglio 2008.
  4. ^ Tgcom - Articolo Tgcom
  5. ^ Ça va schtroumpfer au cinéma : actualités - Livres Hebdo
  6. ^ Peyo - Black Velvet Editrice

  Voci correlate

  Altri progetti

  Collegamenti esterni

   
               

 

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