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Definição e significado de Islanda

Definição

definição - Wikipedia

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Ver também

Islanda (n.)

islandese

Locuções

Adesione dell'Islanda all'Unione europea • Bandiera dell'Islanda • Cascate dell'Islanda • Chiesa cattolica in Islanda • Chiesa d'Islanda • Comuni dell'Islanda • Contee dell'Islanda • Coppa d'Islanda • Costituzione dell'Islanda • Depressione d'Islanda • Distretti elettorali dell'Islanda • Federazione calcistica dell'Islanda • Federazione cestistica dell'Islanda • Fiordi d'Islanda • Fiumi d'Islanda • Flói (Islanda) • Geografia dell'Islanda • Ghiacciai dell'Islanda • Islanda ai Giochi olimpici • Islanda ai XXI Giochi olimpici invernali • Islanda all'Eurofestival 2010 • Islanda e l'Eurofestival • Islanda e unione europea • Islanda ed Unione Europea • Islanda ed Unione europea • Italiani d'Islanda • Laghi dell'Islanda • Lettere dall'Islanda • Lista CAP dell'Islanda • Lista degli uccelli dell'Islanda • Nazionale di calcio dell'Islanda • Nazionale di pallavolo femminile dell'Islanda • Partito Indipendentista (Islanda) • Partito Liberale (Islanda) • Partito Nazionalista (Islanda) • Partito Progressista (Islanda) • Partito Socialdemocratico (Islanda) • Presidente dell'Islanda • Primi Ministri dell'Islanda • Primo Ministro dell'Islanda • Primo ministro dell'Islanda • Regioni dell'Islanda • Regno d'Islanda • Stemma d'Islanda • Storia dell'Islanda • Suddivisioni dell'Islanda • Supercoppa d'Islanda • Trasporti in Islanda • Vescovo d'Islanda • Vulcani dell'Islanda

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Dicionario analógico

Wikipedia

Partecipa all'assemblea di Wikimedia Italia il 20 marzo a Pistoia

Islanda

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

   
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Islanda
(dettagli)(dettagli)

Generalità
Nome completo:Islanda
Nome ufficiale:Ísland
Lingue ufficiali:islandese
Capitale:Reykjavík  (119.900 ab. / 2008)
Politica
Forma di governo:Repubblica parlamentare
Presidente:Ólafur Ragnar Grímsson
Primo Ministro:Jóhanna Sigurðardóttir
Indipendenza:17 giugno 1944
Ingresso nell'ONU:19 novembre 1946 
Superficie
Totale:103.125 km²  (105º)
 % delle acque:2,7 %
Popolazione
Totale (dicembre 2008):319.756 ab.  (170º)
Densità:3,101 ab./km²  
Geografia
Continente:Europa
Fuso orario:UTC 0
Economia
Valuta:Corona islandese
PIL (PPA)  (2008):12.664 milioni di $  (135º)
PIL procapite (PPA)  (2008):40.471 $  (11º)
ISU  (2007):0,969 (alto)  ()
Energia:
Varie
TLD:.is
Prefisso tel.:+354
Sigla autom.:IS
Inno nazionale:Lofsöngur
Festa nazionale:17 giugno

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L'Islanda (IPA: [ˈislant]) è una nazione insulare dell'Europa settentrionale,nell'Oceano Atlantico settentrionale, situatatra la Groenlandia (200km) e la Gran Bretagna, a nordovest delle Isole Fær Øer. Nell'aprile 2008 la sua popolazione era di 320.169 abitanti, ciò la rende (escludendo i microstati), il paese europeo meno popolato; la capitale è la città di Reykjavík.

Collocata sulla dorsale medio atlantica, l'Islanda presenta una forte attività vulcanica e geotermica, che ne caratterizza il paesaggio. L'interno consiste principalmente di un altopiano sabbioso desertico, montagne e ghiacciai, da cui molti fiumi glaciali scorrono verso il mare attraverso le pianure. Grazie alla corrente del Golfo, l'Islanda ha un clima temperato, relativamente alla sua latitudine, che ne consente l'abitabilità.

Indice

Storia

File:Eyjafjallajökull.jpeg
Paesaggio glaciale in Islanda
Per approfondire, vedi la voce Storia dell'Islanda.

Luogo di eremitaggio

L'Islanda è stata abitata inizialmente da monaci eremiti irlandesi a partire dal secolo IX[1]. Il fatto strano però è che nel corso del XX secolo siano state ritrovate varie monete romane e alcuni pezzi di vasellame del III sec. d.C. un po' in tutta l'isola. Queste scoperte fanno pensare ad una frequentazione di genti romanizzate provenienti dalle isole britanniche (all'epoca in gran parte sottomesse a Roma). Forse furono gli stessi Romani a raggiungere l'Islanda. Secondo altri studiosi furono dei gaelici in fuga dai Romani a portare queste monete romane in Islanda.

Íslendingabók

L'Íslendingabók, scritto da Ari Þorgilson, narra la storia antica dell'isola.Il libro indica con Naddoddur colui che sbarcò per primo, sulla costa orientale, verso l'850, e battezzò quella costa come Snaeland (Terra delle Neve).Il secondo visitatore fu Gardar Svavarsson, che giunse in Islanda basandosi sulla descrizione di Naddoddur. Svavarsson circumnavigò l'isola e dimorò per l'inverno a Húsavík. Ripartì in primavera, lasciando alcuni membri dell'equipaggio, che diventarono i primi abitanti dell'Islanda.Nell'860 Flóki Vilgerdarson si trasferì in Islanda con la sua famiglia. Fu lui a dare il nome all'isola, Ísland, "Terra del Ghiaccio". Rimase deluso del luogo e ritornò in Norvegia. Sembra che si sia ricreduto col passare del tempo e che sia ritornato in Islanda, nel distretto di Skagafjörður.Il libro tratta anche il primo insediamento pianificato, legato al norvegese Ingólfur Arnarson, che si stabilì nella località che chiamò Reykjavík (Baia Fumosa). Altri seguirono e la parte sud-occidentale dell'Islanda fu colonizzata.

Alþing

All'inizio del X secolo fu fondata la prima assemblea distrettuale da Þorsteinn Ingólfsson. Nel 920, Úlfljótur andò in Norvegia, per preparare un codice di leggi da utilizzare in Islanda.Intanto Grímur Geitskör fu incaricato di trovare un luogo adatto per l'assemblea parlamentare nazionale, l'Alþing, che, insieme al Løgting delle Isole Fær Øer, viene spesso celebrata come la più antica assemblea parlamentare d'Europa.
Il luogo adatto fu trovato a Þingvellir. Nel 930 si tenne la prima Alþing. A Úlfljótur, insieme a 48 capitani, fu affidato il potere legislativo. Il potere giudiziario fu suddiviso in quattro corti, mentre la Corte d'Appello si riuniva una sola volta l'anno durante l'AlÞing.

I rappresentanti della popolazione dirimevano le dispute, emendavano le leggi e designavano le giurie che avrebbero giudicato i processi. Le leggi non venivano scritte, bensì mandate a memoria da un lögsögumaður (oratore della legge). È importante rimarcare che nell'Alþing non esisteva un vero e proprio potere esecutivo centralizzato, ma le leggi erano applicate dal popolo. Queste circostanze portavano spesso a vere e proprie faide familiari, fornendo amplissimo materiale agli autori delle saghe nordiche.

Gli abitanti dell'Islanda erano in prevalenza pagani e adoravano, fra gli altri, Thor, Odino e Freyja; nel X secolo tuttavia cominciarono le pressioni europee per la conversione al Cristianesimo e come risultato alla fine del millennio molte personalità islandesi avevano abbracciato la nuova fede. Nell'anno 1000, per scongiurare una guerra civile che pareva inevitabile, l'Alþing decise che uno dei capi, Þorgeirr Ljósvetningagoði, avrebbe deciso sul tema della religione. Egli decise che l'Islanda si sarebbe dovuta convertire interamente al Cristianesimo, anche se i seguaci della religione pagana vennero lasciati proseguire il loro culto in segreto.

Le statue degli dei e degli idoli vennero pubblicamente gettate in una cascata spettacolare del nord dell'isola, vicino all'odierna Akureyri. Questa cascata da allora si chiama Godafoss, la cascata degli dei.

Il primo vescovo islandese, Ísleifr Gizurarson, venne consacrato dal vescovo Adalberto da Brema nel 1056.

Epoca degli Sturlunghi

All'inizio del secondo millennio la scelta del cristianesimo, nonostante la procedura adottata, non avvenne senza contrasti: molte conversioni furono forzate e ci furono anche vittime.Per il resto, tuttavia, vi fu un lungo periodo di pace e sviluppo. Con l'inizio del XII secolo la pace cessò e l'Islanda entrò nel periodo storico detto "epoca degli Sturlunghi". Quest'epoca è stata narrata nella "Sturlunga Saga".

Dominio norvegese

L'Islanda fu saccheggiata da eserciti stranieri. Queste invasioni provocarono spaccature nel governo dell'isola e le lotte di potere aumentarono il disordine. Questa situazione diede l'occasione a re Hákon di Norvegia di intervenire portando la propria protezione.Il popolo islandese dovette fare buon viso a cattivo gioco. Il governo locale venne sciolto e gli islandesi giurarono fedeltà al re norvegese.Venne creata una specie di confederazione nel 1262 e formulato un nuovo codice di leggi (1281), detto Jónsbók, che sanciva l'annessione dell'Islanda alla Norvegia.Nel secolo successivo, tre eruzioni del vulcano Hekla (1300, 1341 e 1389), portarono morte e distruzione nell'Islanda meridionale. Anche le malattie flagellarono il Paese e, quando la peste colpì la Norvegia, cessarono i commerci e rifornimenti dalla terraferma.

Dominio danese

Nel 1397 l'Unione di Kalmar (Norvegia, Svezia, Danimarca), portò l'Islanda, quale provincia norvegese, sotto il dominio danese. Tutti i beni della chiesa furono requisiti dalla Stato danese con la riforma del 1550. La fine del XVI secolo vide una forte carestia, provocata da quattro freddissimi inverni consecutivi, che portò alla morte di oltre 9.000 persone. Monopoli commerciali bloccarono a lungo lo sviluppo dell'isola.

Nel 1552 la popolazione islandese dovette seguire (su ordine del regno danese) la Riforma protestante. Tuttora la maggioranza degli islandesi è di confessione evangelica. Il XVII e il XVIII secolo, portarono numerosi disastri naturali. Nel 1636 il vulcano Hekla eruttò per sette mesi consecutivi, eruzione che si ripeté nel 1693. Ancora eruzioni nel 1660 e nel 1755 da parte del Katla. Nel 1727 esplode l'Öræfi e nel 1783 il Lakagígar eruttò per dieci mesi consecutivi. A causa di ciò, si diffuse una nube velenosa che distrusse pascoli e colture, provocando una carestia che ridusse negli anni successivi la popolazione del 20%.

La pace di Kiel nel 1814 confermò ulteriormente la sovranità danese sull'Islanda. Il 1 dicembre 1918 venne fondato il Regno d'Islanda, che consentiva all'isola l'autonomia dalla Danimarca, ma sempre in unione personale con la corona danese.

L'indipendenza

L'Islanda conquistò la sua indipendenza in concomitanza con la Seconda Guerra Mondiale in Europa.Nel 1939 la Wehrmacht, l'esercito tedesco, varcò la frontiera tedesco-polacca, dando il via alla conquista della Polonia. In risposta a questa invasione, Francia e Gran Bretagna dichiararono guerra alla Germania, cercando, inutilmente, di portare soccorso al loro alleato e attuando un blocco navale nei confronti del Terzo Reich, impedendo alla marina militare tedesca di accedere al Mare del Nord. Per aggirare il blocco, nel 1940 Adolf Hitler, Führer della Germania nazista, ordinò l'invasione della Norvegia e della Danimarca. Quest'ultima capitolò in sole 4 ore, cosicché l'Islanda, ancora sotto la sovranità della corona danese, si ritrovò di fatto senza governo centrale.

Con la successiva sconfitta della Norvegia e la conseguente possibilità da parte della marina tedesca di accedere al Mare del Nord, gli Alleati (Francia e Gran Bretagna) decisero di attuare un secondo blocco navale, cercando di chiudere la Germania nel Mare del Nord. Per far ciò, gli inglesi inviarono una spedizione in Islanda, prendendo possesso dell'isola. Ma la situazione sul fronte europeo peggiorò ulteriormente, quando nel 1940 le armate naziste sconfissero in 40 giorni la Francia, occupandola. La Gran Bretagna, trovatasi sola in Europa, dovette affrontare i pesanti bombardamenti dell'aviazione tedesca (Luftwaffe) durante la famosa "Battaglia d'Inghilterra", bombardamenti che avevano lo scopo di indebolire la resistenza britannica, per attuare poi l'invasione dell'isola. Per rafforzare le difese, la Gran Bretagna richiamò in patria tutte le forze possibili, tra cui il contingente britannico di stanza in Islanda.

Per evitare la perdita dell'isola, questo fu immediatamente rimpiazzato da una seconda spedizione, inviata dagli Stati Uniti d'America, nazione formalmente ancora neutrale nella guerra in corso, ma decisamente schierata dalla parte della Gran Bretagna. La spedizione americana era composta da alcuni reparti del Corpo dei Marines, che per l'occasione introdussero nell'inno del corpo una strofa che ricorda l'evento. "L'occupazione" militare si protrasse per tutta la Seconda Guerra Mondiale, durante la quale i militari americani installarono sull'isola diverse basi militari, ma nel 1944, in accordo con Washington, gli islandesi decisero per l'indipendenza dalla Danimarca, allora ancora sotto il dominio nazista, divenendo una repubblica. Pur con la conquista dell'indipendenza, il neonato governo islandese concesse alle forze americane di rimanere sull'isola.

Dopo l'indipendenza

L'Islanda è membro fondatore (4 aprile 1949) della NATO, alla quale aderì a condizione di non essere costretta a partecipare a conflitti armati (anche perché, per sua scelta, l'Islanda non ha una propria forza militare).

Per approfondire, vedi la voce Islanda ed Unione Europea.

Fa parte del Consiglio Nordico, dell'Associazione europea di libero scambio (EFTA), nonché, dal 25 marzo 2001, dello spazio di Schengen. Il 23 luglio 2009 ha presentato domanda ufficiale d'adesione all'Unione Europea[2].

Geografia

Per approfondire, vedi la voce Geografia dell'Islanda.
File:Satellite image of Iceland in September.jpeg
L'Islanda vista dal satellite
File:Dorsale1.JPG
Dorsale medio-atlantica nel sud dell'Islanda, presso il parco nazionale di Þingvellir
File:Skogafoss from below.JPG
Tipico paesaggio islandese

L'Islanda è situata sulla frattura geologica del medio atlantico. Vi si trovano parecchi vulcani attivi, soprattutto l'Hekla e circa il 10% della superficie islandese è ricoperta da ghiacciai. L'isola ha parecchi geyser (che è una parola islandese) e un'ampia disponibilità di energia geotermica fa sì che buona parte della popolazione abbia acqua calda e riscaldamento a basso costo, nonché energia elettrica prodotta dalle centrali geotermiche. Alcuni litorali dell'isola sono formati da fiordi. È sempre sui litorali che si trova la maggior parte delle località abitate. Le principali città sono la capitale Reykjavík, Keflavík (ove si trova l'aeroporto) e Akureyri. L'isola di Grímsey situata sul circolo polare artico è la località abitata più settentrionale d'Islanda.

Contrariamente alla Groenlandia, l'Islanda è considerata normalmente facente parte dell'Europa e non dell'America settentrionale. È la diciottesima isola più grande al mondo e la seconda d'Europa dopo la Gran Bretagna e prima dell'Irlanda.

È interessante notare come l'Islanda, intesa come isola e non come Stato, è tutta situata, anche se di pochissimo, a sud del Circolo Polare. Nel punto a nord est, il capo di Rifstangi, il Circolo Polare dista appena tre chilometri. Nessun punto della superficie dell'isola supera questo famoso parallelo, che delimita da sud la Calotta Polare artica. Solo l'isolotto di Grímsey, e nella parte nord (perciò per pochi chilometri) viene tagliato dal parallelo del Circolo. Dal Circolo Polare in poi, andando a nord, - oppure rimanendo a sud del circolo polare, ma recandosi su una collina sufficientemente elevata (anche di cento metri) - si può ammirare lo spettacolo del sole di mezzanotte. Proprio sul Circolo, solo un giorno all'anno, quello del solstizio d'estate, il 21 giugno; mentre man mano che si sale verso nord il periodo aumenta, con il massimo di sei mesi proprio sull'esatto Polo Nord. Comunque, per effetto della rifrazione atmosferica, anche per diversi km. a sud di questo Circolo, e anche al livello del mare, si può osservare e ammirare il Sole di mezzanotte.

Geologia

La presenza di spaccature e canyon di ogni dimensione e forma, dovuti all'incessante attività geotermica, fanno sì che la presenza delle cascate formate dall'acqua dei numerosi fiumi e ruscelli che scorrono dai ghiacciai all'oceano sia pressoché infinita, se ne contano più di diecimila su tutto il territorio.

Clima

« Non ti piace il tempo che fa? Aspetta un minuto. »
(Proverbio islandese)

Questo proverbio islandese sintetizza la caratteristica più evidente del clima dell'isola: l'estrema variabilità. L'Islanda si trova in una zona di forti contrasti termici sia atmosferici (tra i tiepidi venti sudoccidentali e quelli freddissimi che scendono dalla Groenlandia) che marini (tra la calda Corrente del Golfo e quella fredda proveniente dal continente nordamericano, Groenlandia compresa). Tale situazione di contrasto genera intorno all'isola una zona di bassa pressione quasi permanente, che è stata battezzata "Depressione d'Islanda". Essa influenza il clima dell'isola più di ogni altro fattore, determinando un'estrema variabilità della forza dei venti, della loro direzione e dell'umidità delle masse d'aria. Di conseguenza, in Islanda, repentini passaggi dalla pioggia al bel tempo e di nuovo al maltempo sono la regola anziché l'eccezione. Non sono inoltre rare violente tempeste, dovute a passaggi di depressioni con valori barici anche inferiori ai 950 hPa [3].

Relativamente alla latitudine (63-66° N) e nonostante le sue propaggini settentrionali sfiorino il circolo polare artico, l'inverno dell’Islanda non è eccessivamente freddo, soprattutto per l’influenza (come detto) di parte della Corrente del Golfo, che sfiora l'isola sui suoi versanti meridionale e sudoccidentale. L’estate invece è molto breve e fresca (massime di luglio a Reykjavík sui 13° e minime sui 7°). Il record caldo della capitale è 24,8°[4], mentre quello assoluto islandese è 30,5°[5] (piuttosto alto, ma si deve tener conto del calore cittadino che, anche in centri abitati spaziosi come quelli dell'isola, mantiene le temperature almeno sui 2-3° al di sopra delle aree extraurbane). In genere nei giorni più caldi (a luglio) si superano di poco i 20°[5], ed è considerata già una notevole ondata di caldo, mentre durante la notte è rarissimo non scendere sotto i 10°[senza fonte]. All’interno (per via dell'altitudine) e a nordovest (a causa di una maggiore influenza della corrente fredda proveniente dalla Groenlandia) il clima è quindi molto più rigido e manca una vera e propria estate. I ghiacciai occupano l'11% dell'isola e si trovano anche ad altitudini collinari (lingue si spingono quasi fino al mare, anche a 50 m s.l.m.), e in zone ombrose gelo e neve rimangono tutto l'anno. Le piogge, dipendenti in massima parte dalla direzione del vento, ammontano a circa 1000-1600 mm annui lungo le coste meridionali e orientali, a 700-1000 mm all'interno dell'isola, a 800 mm a Reykjavík e a 400-600 mm a nord e nordest[6]. La parte con precipitazioni più basse dell'isola si trova a nord dell'enorme ghiacciaio Vatnajökull dove esse sono inferiori a 400 mm[6]. Le nevicate possono accadere anche a inizio giugno e fine agosto nell'entroterra.

In inverno, come detto, le temperature sono miti e non scendono di molto sotto lo zero: nei giorni più freddi (in gennaio) nelle regioni costiere meridionali si hanno temperature attorno ai 0°[5], negli altopiani centrali attorno ai -10°[5] e nelle zone settentrionali tra -25° e -30°[5]. Nonostante ciò, le gelate sono molto frequenti e sono rare giornate molto al di sopra dello zero. Ci possono essere anche escursioni termiche giornaliere molto marcate, ma esse sono strettamente legate alla direzione di provenienza del vento (anziché all'alternanza di luce ed oscurità). L'arcipelago di Vestmannaeyjar, che si trova al largo della costa meridionale, è la zona con il clima più oceanico: in inverno la temperatura minima media è di -1° ma la massima media non sale oltre i +2°[senza fonte]. Qui sono molto frequenti le giornate di forte vento con nevischio: la neve cade spesso, ma generalmente non ci sono grandi accumuli (non oltre i 15-20 cm). L'estate è invece estremamente piovosa e fresca.

In sintesi, il clima islandese è inadatto all'agricoltura (che pure potrebbe trovare condizioni favorevoli nei terreni vulcanici così fertili).

Popolazione

Storia demografica

Lontana sia dall'Europa che dall'America e lambita da mari particolarmente pericolosi, l'Islanda si conservò disabitata a lungo. Nel IX secolo l'isola fu raggiunta da alcuni monaci irlandesi seguiti, nell'874, dai primi colonizzatori norvegesi. La piccola comunità tese ad ingrandirsi per l'arrivo costante di immigrati non solo scandinavi, ma anche scozzesi e irlandesi. Si stima dunque che, nel X secolo, la popolazione doveva raggiungere le 25.000 unità. Esaurite poco dopo le immigrazioni, l'isola godette di un periodo di benessere favorito dai frequenti contatti con la Norvegia. Questa situazione, favorevole all'incremento naturale della popolazione, si arrestò durante il dominio danese, per poi riprendere verso la fine del XIX secolo: se allora gli islandesi erano ancora 80.000, già nel 1930 raggiungevano le 109.000 unità per poi arrivare rapidamente alle 320.000

Distribuzione della popolazione

La popolazione si distribuisce, come in passato, lungo le aree costiere pianeggianti, in particolar modo nelle regioni occidentali. Le zone interne sono invece pressoché disabitate, fatta eccezione per alcune vallate. Le località più densamente popolate sono le coste del Faxaflói (dove sorge la capitale), di alcuni fiordi settentrionali e le pianure alluvionali del Sud-Ovest.
La densità media è tra le più basse del pianeta, tanto più se si tiene conto che oltre un terzo degli islandesi vive nella capitale.
Il solo centro di grandi dimensioni è ancora Reykjavik ma pochissimi sono i centri definibili davvero "città" (tra questi, Kópavogur, Hafnarfjörður, Akureyri, Reykjanesbær).
Da notare infine che, per ragioni legate soprattutto al suo isolamento[senza fonte], l'Islanda è uno dei Paesi europei con il più alto tasso di incremento naturale (13,83 nati l'anno ogni 1.000 abitanti contro 6,57 morti).
In Europa, l'Islanda è lo Stato meno popolato escludendo i microstati, ed, insieme a Malta, ed a i vari microstati, uno dei pochi paesi europei a non superare il milione di abitanti.

Religione

Gli islandesi hanno libertà religiosa, come sancito dalla Costituzione. La religione ufficiale è il luteranesimo, professato secondo la Chiesa Nazionale d'Islanda (Þjóðkirkjan). Nel 2005 gli islandesi erano divisi nei seguenti gruppi religiosi:

  • Il 82,1% della popolazione appartiene alla Chiesa Nazionale d'Islanda.
  • Il 4,7% appartiene ad altre Chiese luterane di Reykjavík e Hafnarfjörður.
  • Il 2,6% è ateo
  • Il 1,72% è cattolico [7]; i cattolici appartengono alla diocesi di Reykjavík

La percentuale di popolazione rimanente è divisa tra altre Chiese o sette cristiane e religioni diverse dal Cristianesimo, (meno dell'1%) come l'Íslenska Ásatrúarfélagið, una setta neopagana.

Lingua

La lingua ufficiale è l'islandese, una lingua scandinava, che ha avuto poche trasformazioni dal Medioevo a causa dell'isolamento geografico. Essa, infatti, si avvicina moltissimo alla lingua che parlavano gli antichi Vichinghi. Un testo di 600 anni fa, per esempio, può essere letto e compreso perfettamente dalla popolazione islandese. L'islandese, infine, si presenta come la più arcaica delle lingue germaniche oggi presenti in Europa.

Onomastica

Anziché utilizzare i cognomi, gli islandesi aggiungono al proprio nome personale il patronimico (nome del padre al genitivo) seguito dai suffissi:

  • -son (figlio) o
  • -dóttir (figlia).

In questo modo, Baldur figlio di Jon si chiamerà Baldur Jonsson. Sua sorella Elin invece si chiamerà Elin Jonsdóttir.

Ordinamento dello Stato

Comuni dello stato
L'Islanda è una Repubblica Costituzionale dal 1944. Ha un sistema di governo parlamentare: il capo del governo ed i ministri esercitano il potere esecutivo e formano il governo, che per restare in carica deve essere sostenuto dalla maggioranza dei membri del Parlamento (Althing). Il presidente della Repubblica rimane in carica per quattro anni. Vigdís Finnbogadóttir, prima donna presidente nello Stato, e una delle prime in tutto il mondo (eccettuate le regine regnanti) è stata riconfermata per ben tre volte nella carica.

L'Islanda è oggi una delle democrazie più avanzate d'Europa.


Suddivisioni storiche e amministrative

Per approfondire, vedi la voce Suddivisioni dell'Islanda.
Suddivisioni storiche dello stato

L'Islanda è suddivisa amministrativamente in municipalità, contee e regioni.

Regioni

Per approfondire, vedi la voce Regioni dell'Islanda.
Regioni dell'Islanda

L'Islanda è divisa in 8 landsvæði (regioni), usate principalmente per scopi statistici, per delimitare le giurisdizioni delle corti distrettuali e in generale per l'attribuzione del codice postale. Prima del 2003 le regioni erano anche utilizzate per le elezioni dell'Althing. Questi utilizzi (eccetto per quelli statistici) sono comunque basati su una vecchia versione delle regioni dove la città di Reykjavík era una regione speciale ed i comuni limitrofi nell'odierna Regione della capitale erano parte della regione del Reykjanes, oggi nota come Suðurnes.

IdLandsvæði(traduzione)CapoluogoPopolazioneArea in km²Pop./km²
7AusturlandTerra dell'estEgilsstaðir11798227210.52
1HöfuðborgarsvæðiðRegione della capitaleReykjavík1780001062167.61
6Norðurland eystraTerra del nordestAkureyri26618219681.21
5Norðurland vestraTerra del nordovestSauðárkrókur9310127370.73
8SuðurlandTerra del sudSelfoss21326245260.87
2Suðurnes (già Reykjanes)Penisola meridionaleKeflavík1672782920.18
4VestfirðirFiordi occidentaliÍsafjörður801494090.85
3VesturlandTerra dell'OvestBorgarnes1445795541.51
TotaleReykjavík2862501029282.78

Contee

Per approfondire, vedi la voce Contee dell'Islanda.

L'Islanda è tradizionalmente divisa in 23 contee, sýslur, e 14 città indipendenti, kaupstaðir. Oggi questa divisione non ha più significato a livello amministrativo, visto che il paese è oggi diviso in 26 magistrati che sono la maggiore autorità per quanto riguarda la polizia locale (eccetto a Reykjavík dove c'è uno speciale ufficio di commissariato di polizia) e le funzioni amministrative come la dichiarazione di bancarotta o il matrimonio civile. Le giurisdizioni di questi magistrati seguono spesso le linee delle contee tradizionali, ma oggi si usa più di frequente riferirsi ad essi col nome della loro sede e non con quello della contea tradizionale (come per molte province italiane) anche quando si trovano sullo stesso territorio.

Comuni

Per approfondire, vedi la voce Comuni dell'Islanda.

Il territorio è suddiviso in 79 sýslur (comuni). La maggior parte include un centro abitato principale (kaupstaður).

Città principali

L'unico centro abitato dell'Islanda che possa definirsi città è Reykjavík, la capitale, in cui risiede quasi il 40% della popolazione. Oltre che sede politica e amministrativa è anche il principale centro industriale, possiede un porto e un aeroporto. La qualità della vita è piuttosto alta, così come il reddito pro capite, che è anzi tra i più elevati del continente.Le altre "città" principali si trovano, inevitabilmente, tutte lungo la costa. Oltre a Reykjavík, sempre a sud, si trovano Hafnarfjörður, Kópavogur, Selfoss e Keflavík, sede dell'aeroporto internazionale. Nella parte ovest dell'isola tra i principali centri si annovera Akranes, mentre a nord Akureyri ed Húsavík. Egilsstaðir è il principale centro dell'est Islanda.L'isola più importante è Vestmannaeyjar.

Istituzioni

Ordinamento scolastico

L'istruzione è obbligatoria e gratuita dai 6 ai 16 anni, ma la maggior parte degli islandesi oltre i 21 anni continua a studiare[senza fonte].Vi è quindi un alto livello culturale e non esiste l'analfabetismo.

Sistema sanitario

Il sistema sanitario è uno dei migliori del mondo.In Islanda non esistono le scuole di specializzazione per i medici neolaureati, (ad eccezione della medicina del lavoro e medicina di base) per cui quest'ultimi si recano soprattutto in Svezia o Stati Uniti per completare il loro percorso di studio.

Forze armate

L'Islanda è uno dei pochissimi paesi al mondo a non possedere un esercito, solo un corpo di polizia e la guardia costiera, dotata anche di battelli armati per la sorveglianza della propria flotta di pescherecci, data la fortissima concorrenza con le flotte della Gran Bretagna, della Danimarca, della Norvegia e della Russia, concorrenza spesso sfociata in aspre dispute diplomatiche tra questi paesi. La difesa militare del paese è affidata agli Stati Uniti, precisamente alla IDF (Icelandic Defence Force). Gli Stati Uniti hanno installato basi militari sull'isola sin dalla Seconda Guerra Mondiale, ampliate e rafforzate durante la Guerra Fredda in funzione anti-sovietica. Pur impegnandosi a garantire la sicurezza dell'Islanda, il governo americano ha chiuso l'ultima base militare (Keflavík) nel 2006.L'Islanda è un membro della NATO (North Atlantic Treaty Organization), alleanza militare che lega la maggior parte dei paesi europei, il Canada e gli Stati Uniti.

Politica

L'Islanda è un repubblica parlamentare. Il Parlamento, che si chiama Althing (in islandese "Alþingi"), venne fondato nel 1845 con funzioni consultive per il Re di Danimarca. Ciò fu visto generalmente come un ristabilimento dell'assemblea fondata nel 930, nel periodo del Commonwealth, e sospeso nel 1799. Esercita il potere legislativo ed ha, oggi, 63 membri eletti a suffraggio universale ogni quattro anni.

Il Presidente della Repubblica, eletto solitamente tra figure di spicco esterne al mondo politico, ha compiti principalmente cerimoniali, con funzioni diplomatiche e di capo di stato, ma detiene anche l'importante potere di mettere il veto ad una legge promulgata dal parlamento, e di sottoporla a referendum popolare. In ogni caso, un dibattito è ancora in corso riguardo ai poteri del Presidente. Vigdís Finnbogadóttir è stata la prima donna ad essere eletta Capo di Stato nel 1980. Ha esercitato le funzioni presidenziali fino al 1996.

Il Primo Ministro è il capo del Governo, e insieme a quest'ultimo detiene il potere esecutivo. Il Governo è formalmente nominato dal Presidente della Repubblica dopo le elezioni legislative. In ogni caso, il processo di formazione del governo è generalmente condotto dai leader dei partiti politici, che costituiscono una coalizione in grado di avere una maggioranza nell'Alþing e assegnano le deleghe ai ministri. Solo nel caso in cui i leader dei partiti non siano in grado di raggiungere un compromesso in un ragionevole lasso di tempo, il Presidente della Repubblica può nominare autonomamente un Governo. Un caso simile non è mai avvenuto dalla fondazione della Repubblica nel 1944, ma nel 1942 il reggente Sveinn Björnsson, nominato dall'Alþing nel 1941 nominò un governo non parlamentare. Il reggente aveva, nella pratica, funzioni presidenziali, e Björnsson divenne successivamente il primo Presidente della Repubblica nel 1944.

In Islanda i governi sono sempre stati formati da coalizioni tra due o più partiti, in quanto nessun partito ha mai ricevuto una maggioranza dei seggi da solo.

Le elezioni per i consigli municipali, il parlamento, e il Presidente della Repubblica, sono tenute ogni quattro anni.

Situazione attuale

A seguito delle elezioni legislative del maggio 2007, si costituì un governo formato da una coalizione tra il Partito dell'Indipendenza, di destra, e l'Alleanza socialdemocratica, che godeva di un'ampia maggioranza di 43 seggi su 63 nell'Alþing. Dal 1 febbraio 2009, a seguito delle dimissioni del Primo Ministro Geir Hilmar Haarde, ha assunto tale carica Jóhanna Sigurðardóttir (Alleanza socialdemocratica), a capo di un governo di coalizione tra i socialdemocratici, la sinistra e i verdi; è stata la prima donna a ricoprire questa funzione in Islanda. È stata riconfermata nel ruolo a seguito delle elezioni anticipate tenutesi il 25 aprile 2009, che ha visto la vittoria della coalizione formata dal Samfylkingin (Alleanza socialdemocratica) e dal Vinstrihreyfingin grænt framboð (Movimento dei Verdi di sinistra). Il 16 luglio 2009 il Parlamento ha autorizzato il governo a iniziare i negoziati per l'adesione all'Unione europea[8].

Presidenti della Repubblica

Partiti politici

I principali partiti politici:

Economia

La stazione geotermica di Nesjavellir fornisce energia alla zona di Reykjavík
Monete da 1, 10, 50 e 100 corone.

La forte crisi economica globale del 2008 ha portato l'Islanda al crack finanziario: prima di questi eventi l'economia islandese era piccola ma ben sviluppata, con un PIL stimato sui 10 miliardi di dollari nel 2005 (e un reddito procapite di 52.764 $, uno tra i più alti del pianeta).

L'industria agricola islandese è ostacolata dal clima; principalmente consiste nella coltivazione di patate e verdure (in serre), allevamento di pecore e pesca.

L'Islanda è altamente dipendente dall'industria peschereccia, la quale fornisce il 70% delle esportazioni del paese e sfrutta il 4% della forza lavoro. Il paese ha poche risorse minerarie: in passato venivano sfruttati giacimenti di zolfo e la diatomite veniva estratta dai depositi del lago Mývatn. Per ragioni ambientali i depositi sono stati chiusi.L'Islanda offre anche un grande apparato industriale, attivo in vari settori ma soprattutto sul settore del pesce e della metallurgia.

Sono presenti nel Paese alcune realtà produttive di eccellenza in settori ad alta tecnologia: ad esempio le famose protesi in fibra di carbonio del corridore Oscar Pistorius sono prodotte da un'azienda islandese, la Ossur Bionics.

In seguito alla crisi finanziaria ed economica la disoccupazione è passata dal minimo storico dell'1% nel 2008 all'8,2% del Febbraio 2009[9].

Energia

Grazie alle fonti idroelettriche e geotermiche, le società energetiche forniscono all'Islanda più del 70% dell'energia necessaria agli abitanti: in proporzione, di più di qualsiasi altro stato. Il 99,9% dell'energia elettrica viene generata da fonti rinnovabili; il Parlamento Islandese nel 1998 ha deciso di eliminare tutti i combustibili fossili dall'isola e di ottenere solo mezzi di trasporto a idrogeno: entro il 2050, l'Islanda sfrutterà solo energia rinnovabile.[10]

La maggiore delle centrali idroelettriche è di gran lunga quella di Kárahnjúkavirkjun (690 MW), costruita nell'area nord del Vatnajökull. Le altre centrali sono situate a Búrfell (270 MW), Hrauneyjarfoss (210 MW), Sigalda (150 MW), Blanda (150 MW). La più grande centrale geotermica si trova a Nesjavellir.

Landsvirkjun è il nome della compagnia elettrica nazionale.

Moneta

La valuta corrente è la corona islandese (codice ISO 4217: ISK; in islandese króna, plurale: krónur), emessa solo dalla Banca Centrale d'Islanda (Seðlabanki Íslands). La corona islandese, ha subito parecchio gli effetti della crisi economica del 2008 e dell'inflazione e si è progressivamente svalutata contro l'euro dimezzando il suo valore nel biennio 2007 - 2008 scivolando da un massimo di 82,13 corone fino a un minimo di 195,00 corone contro 1 euro.[11]

Al 20 luglio 2009 1 euro viene cambiato a 180 corone.

Dal 2003, le seguenti banconote e monete (emesse dal 1980) hanno corso legale:

  • Banconote: 5000, 2000, 1000, 500 krónur.
  • Monete: 100, 50, 10, 5, 1 krónur.

Quando la crisi economica si stava avvicinando, l'allora ministro degli esteri Valgerður Sverrisdóttir annunciò, in un'intervista del 15 gennaio 2007, che il governo islandese stava prendendo seriamente in considerazione la possibilità di utilizzare l'euro senza unirsi all'Unione europea, come accade nella Repubblica del Montenegro. Tale proposta è stata poi ripresentata dopo la crisi da altri esponenti del partito indipenentista tipo Bjrn Bjarnasson, a dimostrazione della difficoltà di decidere sul da farsi e la scarsa preparazione in tema economico di alcuni politici islandesi di spicco.

La crisi del 2008

L'inizio della crisi ha la propria genesi, in realtà, nei primi mesi del 2006 [12], quando si ebbero i primi casi di insolvenza delle tre banche principali dell'isola: la Glitnir, la Kaupþing, la Landsbanki. La situazione andò via via peggiorando nel corso dell'anno seguente, per poi precipitare a ottobre del 2008 quando l'intera isola venne travolta dai crolli sulle borse mondiali seguite alla crisi americana dei mutui subprime. Nel corso dei dieci anni precedenti, l'economia islandese era cresciuta ad un ritmo attorno al 6% annuo, ragguardevole se si considera che si trattava di uno dei paesi con il reddito pro-capite più alto del mondo. L'Europa nello stesso periodo era cresciuta ad un ritmo ancorato al 2%. Ad aggravare la situazione, c'era il fatto che la krona era una valuta fluttuante, esposta all'influenza dei mercati mondiali. I tassi di interesse erano piuttosto alti: 5-6%, contro il 2-4% dell'area euro-USA, e soprattutto lo 0-1% del Giappone. La situazione incoraggiava l'afflusso di denaro dal mercato globale per finanziare debito pubblico, azioni e obbligazioni islandesi. In particolare risultava conveniente a fini speculativi contrarre prestiti, ad esempio, in Giappone e reinvestirli in Islanda (carry trade).

Per arginare il fenomeno, la banca centrale alzò i tassi di interesse. Tale iniziativa, in teoria, avrebbe dovuto scoraggiare il ricorso all'indebitamento da parte degli islandesi (dal momento che alzare i tassi e quindi il costo del denaro vuol dire in pratica rendere meno vantaggioso l'acquisto di titoli pubblici a tasso fisso ma rendere più appetibili strumenti finanziari a tasso variabile e i depositi sui conti correnti), ma ebbe l'effetto contrario a causa dei ridotti volumi in questione (ridotti con riferimento all'economia mondiale, giganteschi rispetto alla piccolissima economia dell'isola). Si innescò, così, un circolo vizioso: più i tassi salivano, più i titoli di debito diventavano appetibili e attiravano capitali, il che spingeva i tassi sempre più in alto, e così via. Nel giro di qualche anno i tassi di sconto, da cui dipendono in particolare gli interessi sui Buoni del Tesoro, raddoppiarono e poi triplicarono fino a sfiorare il 15%.

Nel frattempo le tre minuscole banche islandesi si riempirono di denaro straniero, che utilizzarono in acquisizioni all'estero, specialmente in Svezia, Norvegia, Danimarca. Lo stesso fecero gli imprenditori islandesi acquistando quote in aziende di tutto il mondo. Il ricorso al credito fu ingente anche da parte dei lavoratori, che vedevano i propri salari crescere allo stesso ritmo. D'altra parte, nel peggiore dei casi, investire in Islanda rendeva invariabilmente percentuali a due zeri, come ad esempio nel mercato degli immobili, i cui prezzi erano più che raddoppiati.

A gennaio 2006, l'agenzia di rating Fitch espresse perplessità sul fatto che un indebitamento di tali proporzioni fosse sostenibile da parte di un paese di 300.000 abitanti. Si parlava infatti di debiti esteri per diversi miliardi di dollari, cioè di cifre confrontabili con l'intero PIL (pari a una decina di miliardi). La sfiducia sui mercati internazionali derivante dall'abbassamento del rating causò una mancata sottoscrizione di un'obbligazione a cinque anni emessa dalla banca Kauphting, che stava scadendo: della nuova emissione, pari a 1250 milioni di dollari, le richieste si fermano a 600 milioni. La banca restò dunque scoperta per 625 milioni, e fu l'inizio di una crisi inarrestabile, con le caratteristiche code agli sportelli delle banche. Anche il deficit dello stato viaggiava a due cifre (> 20%) e nel corso degli anni aveva portato ad un debito pubblico pari a quattro-cinque volte il PIL.

Nell'ottobre del 2008, dopo ripetute iniezioni di liquidità da parte di diversi paesi che non hanno portato significativi miglioramenti, l'Islanda viene travolta dalla crisi dei mercati valutari americani e si dichiara sull'orlo del fallimento. [13][14].

Il 7 ottobre 2008 la Russia propone un prestito di oltre 4 miliardi di euro all'Islanda[15]. Il 20 ottobre 2008 vede la luce un piano alternativo al prestito russo, stavolta pilotato dal Fondo Monetario Internazionale, in cui si prevede un prestito diretto di un miliardo di dollari, e di altri cinque miliardi forniti attraverso le banche centrali scandinave e giapponese[16].

Durante tutto il 2009 la situazione si va marginalmente stabilizzando, ma le finanze del paese continuano a versare in situazione drammatica: a luglio 2009 è solo con un prestito di 2 miliardi di euro da parte del Fondo Monetario Internazionale che viene scongiurata l'ennesima imminente bancarotta[17].

Le tre banche del Paese – Landsbanki, Glitnir e Kaupthing – operano con un’esposizione di 11 volte il PIL islandese, chiaramente impossibile da rimborsare per gli istituti e per lo Stato. L'esposizione riguarda in gran parte depositi raccolti dalle filiali estere, di correntisti del Regno Unito (320.000 persone) e dell'Olanda.[18]. Un movimento di opinione ha raccolto le firme per bloccare il rimborso dei correntisti esteri con le tasse degli islandesi e il Presidente Olafur Ragnar Grimsson ha bloccato un disegno di legge che prevedeva il rimborso di 3.4 miliardi di euro a correntisti del Regno Unito.

Trasporti

In Islanda la rete ferroviaria è assente.
La strada n.1 (Hringvegur) che gira come un anello attorno all'isola è lunga attualmente (2003) circa 1.300 km. Venne terminata solo nel 1974 con la costruzione degli ultimi ponti presso Skaftafell. Attualmente è asfaltata per ampi tratti, mentre alcuni anni fa lo era solo presso la capitale Reykjavík. A seconda della tratta la strada si chiama Suðurlandsvegur, Vesturlandsvegur, Norðurlandsvegur e Austurlandsvegur.
I sistemi aeroportuali sono sviluppati in tutto il territorio.Il principale aeroporto per voli internazionali si trova a Keflavík (Aeroporto di Keflavík) - circa 50 km da Reykjavík. A Reykjavík si trova un aeroporto più piccolo per i voli nazionali e aeroplani privati.

Ambiente

Per approfondire, vedi la voce Aree naturali protette dell'Islanda.

In Islanda sono presenti tre parchi nazionali:

Più di ottanta le aree di protezione di tipo diverso: parchi, monumenti naturali, riserve paesaggistiche e rifugi faunistici. La Nazione detiene il miglior indice di performance ambientale del 2010: tale indice prende in considerazione diversi parametri come la qualità dell'aria, l'utilizzo delle risorse idriche, forestali, lo sfruttamento della pesca, la biodiversità e l'agricoltura.[19]

Fauna

Nel nord ovest si trova uno degli ultimi territori selvaggi d'Europa con molti uccelli e renne (importate dalla Norvegia, ma allo stato brado).

Tra gli uccelli è degno di menzione la pulcinella di mare (Fratercula arctica),considerato una sorta di simbolo animale dell'isola.Sull'isola si trova pure la volpe polare. Il Mink/ Visone (un predatore) è fuggito da allevamenti per pellicce e non ha nemici naturali.Il cavallo islandese è una razza con un trotto (Tölt) veloce, sicuro e comodo per la cavalcata.È vietata l'importazione di cavalli in quanto si teme l'introduzione di malattie equine e la minaccia alla purezza della razza del cavallo islandese.L'Islanda è stata da sempre un'isola di pastorizia.Gli ovini (prevalentemente della razza Round-Up Réttir) godono come pure i cavalli di molta libertà e possono approfittare di ampi pascoli, dai quali vengono richiamati solo in autunno. Nel 1986, è stata vietata la caccia alle balene. Posti importanti per l'avifauna sono la penisola Látrabjarg, il lago Mývatn, le isole Vestmannaeyjar.Altri uccelli presenti sull'isola (elenco incompleto):

Flora

La flora islandese ha alcune specie endemiche.I lupini, con una caratteristica fioritura violetta in giugno, vennero introdotti dopo la seconda guerra mondiale.Si fa notare l'assenza di boschi. Al momento della colonizzazione la situazione era differente, ma in seguito alla costruzione navale, alla forte presenza di pecore e all'edilizia il disboscamento nel corso dei secoli è stato praticamente totale. Attualmente ci sono sforzi per il rimboschimento. Gli effetti di questa riforestazione possono essere ammirati in alcuni siti della parte settentrionale dell'isola.In Islanda ci sono tre parchi nazionali. A causa del clima la vegetazione non è molto sviluppata, si riduce a muschi, prati e piccoli boschi.Le zone boscose islandesi sono ricchissime di funghi, la gran parte dei quali commestibili. Porcini e altri funghi del genere Boletus, di buona qualità anche se meno saporiti rispetto a quelli alpini, si possono trovare con grande facilità anche ai bordi di strade e sentieri.

Arte e cultura

File:Hallgrímskirkja.jpeg

Per quanto riguarda l'ambito musicale, la musicista islandese più famosa al mondo è sicuramente Björk, il cui stile istrionico abbraccia vari generi (pop rock, alternative rock, trip hop, elettronica). Noti sono anche i Sigur Rós e i múm, band esponenti del dream pop e del post-rock; i GusGus, formazione dedita alla musica elettronica; e la cantautrice Emiliana Torrini (di madre islandese e padre italiano). Ha ottenuto grande successo, davanti a un'audience di circa 150 milioni di telespettatori, la giovane Yohanna all'Eurofestival 2009 con il brano Is it true.

Nell'ambito cinematografico, la figura più importante è quella di Friðrik Þór Friðriksson, regista, sceneggiatore e produttore: nel 1987 ha fondato la Icelandic Film Corporation, la principale società di produzione islandese e nel 1991 il film da lui diretto, Children of Nature, è stato candidato all'Oscar come miglior pellicola straniera.
Nel 2002 ha riscosso un buon successo internazionale il film Nói Albínói, scritto e diretto dal regista e sceneggiatore Dagur Kári.

Kári, tra le altre cose, è figlio di Pétur Gunnarsson, scrittore, poeta, nonché autore di canzoni, molto famoso in patria.
Lo scrittore islandese più noto in assoluto è comunque il romanziere Halldór Laxness, premio Nobel per la letteratura nel 1955.

Tradizioni

  • L'alfabeto ha 32 lettere (vedasi lingua islandese). Alla A segue la Á e così via fino alla Ö, che contrariamente alla lingua tedesca viene considerata una lettera a parte e non una variante della O (ciò significa che in un elenco ordinato alfabeticamente le due lettere verranno differenziate, stessa cosa vale per le lettere accentate).
  • Nell'elenco telefonico gli abbonati sono ordinati in base al loro primo nome, dato che la seconda parte non è un cognome ma un patronimico, formato dal nome del padre con il suffisso -son per i figli oppure -dóttir per le figlie. Veri cognomi sono assai rari e di origine straniera (soprattutto danese).

Questi nomi vengono mantenuti anche in seguito a matrimonio.È frequente dare ai propri figli i nomi già presenti in famiglia.Molti islandesi sono in grado di ripercorrere il proprio albero genealogico fino ai tempi della colonizzazione.

  • Una particolarità è la festività del Sumardagurinn fyrsti del primo giorno d'estate.

Cade il primo giovedì dopo il 18 aprile.Si tratta del primo giorno del primo mese estivo Harpa secondo l'antica suddivisione islandese dei mesi.Molto prima dell'introduzione dei regali di natale, questo era il giorno per i regali ai bimbi.Gli antichi nomi islandesi dei mesi sono ancora in uso.Anticamente si distingueva solo tra le stagioni "inverno" e "estate". Tuttora l'età dei cavalli viene contata in inverni e non in anni.Il mese Þorri è il quarto mese invernale, durante il quale si festeggia Þorrablót, simile al carnevale.

  • Un'altra festa è quella degli impiegati Verslunmannahelgi il primo lunedì di agosto, durante il quale molti islandesi approfittano del fine settimana prolungato per fare gite fuoriporta e grandi feste.
  • L'Islanda è il Paese che ha ospitato il Roverway 2009, campo scout internazionale per giovani di tutto il mondo.

Bibliografia

  • Etain O'Carroll et al., Islanda, Torino, EDT/Lonely Planet, 2007. ISBN 978-88-6040-147-2.

Note

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