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Definição e significado de Rai_Uno

Definição

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Rai Uno

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Rai Uno
Paese:Italia
Lingua:italiano
Tipologia:generalista
Tema:
Contenuti:
Target:
Qualità video:
Aspect ratio:
Editore:RAI - Radiotelevisione Italiana
Provider:
Data di lancio:3 gennaio 1954[1]
Data di chiusura:
Nomi precedenti:Programma Nazionale (fino al 1975)
Rete 1 (dal 1975 al 1982)
Ha sostituito:
Canali gemelli:
Servizio di differita:
Share:22,18% (prima serata autunno 2008 [2])
Sito web:www.raiuno.rai.it
Diffusione
Terrestre
AnalogicoPAL B, in Italia FTA sulla rete di Rai Way
DigitaleDVB-T, in Italia FTA sul mux Rai A (LCN 1)
DigitaleDVB-T, in Italia FTA sul mux Rai 1 (LCN 1)
DigitaleDVB-T, in Italia FTA sul mux Rai 6 (LCN 1)
Satellitare
DigitaleDVB-S, FTA su Hot Bird 9 (11.766 MHz, alcuni programmi sono FTV con Tivù Sat, SKY 101)
DigitaleDVB-S, FTV su Hot Bird 9 con Tivù Sat (10.992 MHz, canale 1)
DigitaleDVB-S, FTA su Astra 1M (alcuni programmi non sono trasmessi)
Via cavo
DigitaleIPTV, in Italia sulla rete di Telecom a pagamento con Alice home TV
DigitaleIPTV, in Italia sulla rete di Fastweb a pagamento con TV di FASTWEB (LCN 1)
DigitaleIPTV, in Italia sulla rete di Wind Telecomunicazioni a pagamento con Infostrada TV (LCN 1)
Mobile
Web
DigitaleSilverlight, gratuito su Rai.tv
Guida all'uso del template

Rai Uno è il primo canale televisivo della RAI - Radiotelevisione Italiana, l'azienda di Stato italiana concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiotelevisivo italiano.

Indice

Storia

Anni '50

Raiuno è stato il primo canale televisivo ricevibile in Italia. Le trasmissioni ufficiali ebbero inizio domenica 3 gennaio 1954 come Programma Nazionale; la prima immagine trasmessa fu quella dell'annunciatrice Fulvia Colombo che annunciò l'avvio ufficiale delle trasmissioni televisive regolari della RAI a cui seguì la cerimonia d'inaugurazione e la messa in onda del primo programma Arrivi e partenze condotto da Mike Bongiorno. Altri personaggi di spicco della tv dei primi anni sono: Corrado,Enzo Tortora, Mario Riva, Delia Scala, Walter Chiari, la coppia americana Abbe Lane e Xavier Cugat, Raimondo Vianello ed Ugo Tognazzi e il frate cappuccino Padre Mariano conduttore della rubrica religiosa La posta di Padre Mariano. La storia dei primi anni di vita della tv italiana si confonde con quella della ricostruzione: la televisione fu certamente uno degli strumenti principali della rinascita che avrebbe portato al boom economico: si rivelò assai utile ad unificare linguisticamente un paese ancora per molti versi diviso da dialetti non solo da regione a regione ma qualche volta persino da città a città. L'imponente opera di alfabetizzazione fu compiuta grazie a trasmissioni come Non è mai troppo tardi del maestro Alberto Manzi attraverso la quale moltissimi analfabeti riuscirono a conseguire la licenza elementare.

Attraverso i varietà ed i quiz la tv s'impose nell'immaginario del paese: programmi come Un, due, tre, Il Musichiere, Campanile sera, Canzonissima , la cui prima edizione va in onda nel 1958 a cui viene abbinato l'appuntamento della lotteria di capodanno ma soprattutto il fenomeno Lascia o raddoppia primo telequiz italiano condotto da Bongiorno, che divenne un fenomeno popolare con la gente che si riuniva in massa nei bar, nei circoli, nelle parrocchie o nelle case di amici o vicini che possedevano un apparecchio tv, per poter seguire le vicissitudini dei concorrenti, alcuni dei quali sono entrati nell'immaginario collettivo. Il successo della trasmissione provocò la protesta degli esercenti delle sale cinematografiche, che lamentavano una cospicua riduzione degli incassi il sabato sera, giorno in cui andava in onda il quiz: la protesta fu placata con lo spostamento della trasmissione al giovedì. Anche all'informazione e allo sport fu data grande importanza: sin dal primo giorno di trasmissioni andarono in onda il Telegiornale e La domenica sportiva, la cui programmazione dura tuttora. Molto apprezzati furono anche gli sceneggiati (antesignani delle odierne fiction) tratti dai più famosi romanzi italiani e stranieri specialmente dell'epoca ottocentesca o ricostruenti fatti storici. Il primo sceneggiato ad andare in onda fu Il dottor Antonio, sempre nel 1954.

Il Festival di Sanremo, fino ad allora diffuso dalla radio, fu trasmesso a partire dal 1955. Nel 1957 andò in onda per la prima volta Carosello, rubrica amatissima soprattutto dai bambini; per vent'anni è stato l'unico spazio che la tv di stato ha concesso alla pubblicità: si trattava di sketch di un minuto e mezzo, al termine dei quali veniva reclamizzato un prodotto; Carosello è uno dei programmi storici della Rai con cui sono cresciute generazioni di bambini, per i quali segnava il momento di andare a letto. Dall'inizio e per moltissimi anni, la televisione risentì molto dell'influenza democristiana sia nell'informazione che nel tipo d'intrattenimento proposto con una rigida censura posta come spada di Damocle di tutti i programmi, dei conduttori e di tutte le soubrette: ad esempio all'inizio era espressamente vietato in televisione l'uso di parole le cui radici e desinenze potessero alludere ad organi sessuali, come ad esempio cazzotto o magnifica, il divieto di prendere minimamente in giro qualsiasi personaggio politico o ecclesiastico italiano o straniero così come il divieto assoluto di esibizione di parti del corpo nude come le gambe (che dovevano essere coperte sempre da calze nere). Sulla rigidità della censura nella tv anni '50 si ricorda il famoso caso della soppressione del varietà La piazzetta nel 1956 per la ballerina Alba Arnova che, andando in scena in diretta con una calzamaglia color carne diede l'impressione (per via del bianco e nero) di essere nuda, o la sospensione del varietà Un, due, tre e l'allontanamento dei conduttori Raimondo Vianello ed Ugo Tognazzi colpevoli di aver parodiato una caduta di cui era stato protagonista il presidente della repubblica Giovanni Gronchi; per molti versi con la storia della censura televisiva si può ricostruire l'evoluzione del costume e della morale italiana.

Anni '60

Negli anni sessanta con il boom economico l'apparecchio televisivo (fino ad allora costoso e riservato alle élite) diventa un oggetto di massa. Sono questi, a detta di molti, gli anni di maggiore splendore della RAI e del Programma Nazionale: il 4 novembre 1961 viene inaugurato il Secondo Programma (l'odierna Raidue) che già dall'aggettivo secondo non fa che rinforzare il ruolo leader del primo canale: sul Programma Nazionale vanno in onda i programmi di punta con i personaggi maggiori mentre sul secondo canale vanno le matricole, i programmi più piccoli ed economici. Sono questi gli anni d'oro del varietà grazie a personaggi come il regista Antonello Falqui, lo scenografo Cesarini da Senigallia e conduttori e primedonne come Mina, Lelio Luttazzi, Johnny Dorelli, Marisa Del Frate, Sandra Mondaini, Bice Valori, il debuttante Pippo Baudo, Paolo Panelli oltre ai già citati Vianello, Bongiorno,Corrado e Chiari insieme a moltissimi altri che saranno protagonisti di programmi rimasti nella storia della tv italiana come Studio Uno, Biblioteca di Studio Uno, la già citata Canzonissima, La fiera dei sogni, Johnny sera, Senza Rete, L'amico del giaguaro.

Anche moltissimi personaggi cinematografici fanno capolino nel piccolo schermo dando vita a scketch comici rimasti negli annali: Aldo Fabrizi, Alberto Sordi, Totò, Ave Ninchi, Franca Valeri. Alcuni sono conduttori di intere trasmissioni come ad esempio Peppino De Filippo, protagonista di Scala reale. Molto successo continua ad ottenere il festival di Sanremo, condotto in questo decennio soprattutto da Mike Bongiorno, e grande successo ottengono anche gli sceneggiati come Il mulino del Po, I promessi sposi, La cittadella, La freccia nera che, per il grande dispiego di mezzi, erano considerati veri e propri kolossal televisivi e venivano seguiti da milioni di spettatori. Nel 1963 fu sospesa la programmazione di Canzonissima per uno sketch satirico sulla sicurezza nel lavoro, che costò a Dario Fo e Franca Rame l'allontanamento dalla RAI per quasi vent'anni e la sospensione del programma fino al 1968 ; le gemelle Alice ed Ellen Kessler fecero scalpore mostrando le loro gambe senza le calze nere d'ordinanza. Dal versante dell'informazione cresce il Telegiornale, arricchito di mezzi e uomini, anche se è sempre evidente l'influenza governativa nonostante la presenza di giornalisti comunque autorevoli come Enzo Biagi, Ugo Zatterin, Ennio Mastrostefano, Emilio Rossi, Ruggero Orlando, Tito Stagno (conduttore della diretta dell'atterraggio sulla Luna); in questi anni il telegiornale si dota di corrispondenze dalle principali capitali estere e dalle principali città italiane. Viene anche creata la Tribuna Politica per anni curata da Ugo Zatterin che diventerà l'appuntamento fisso per i politici soprattutto durante le campagne elettorali e referendarie con i suoi faccia a faccia, tavole rotonde, spazi autogestiti e comizi elettorali televisivi facendo avvicinare di molto i telespettatori ai propri leader politici. Continua per tutto il decennio Carosello che vede protagonisti non solo cartoni animati ma anche i più famosi attori, cantanti, conduttori. Nasce anche la tv dei ragazzi in onda nel pomeriggio con cartoni animati e sceneggiati per ragazzi.

Anni '70

Gli anni settanta si aprono con un altro scandalo: durante la sigla di Canzonissima '70 la soubrette Raffaella Carrà esibisce l'ombelico entrando nell'immaginario degli italiani. Nella prima metà del decennio continua la grande stagione del varietà televisivo con programmi come Formula due, Milleluci, Teatro 10, Dove sta Zazà e l'affermazione di nuovi personaggi come Loretta Goggi , Alighiero Noschese , Enrico Montesano , Pippo Franco e Gabriella Ferri.Sul versante sportivo nel 1970 nasce Novantesimo minuto che riepiloga tutti i gol del campionato di calcio. Per anni condotto dal giornalista Paolo Valenti, diventa un appuntamento irrinunciabile per milioni di appassionati. Ma l'atmosfera nel paese è ormai cambiata: le contestazioni studentesche ed operaie, la liberazione sessuale, le rivolte giovanili e gli anni di piombo caratterizzano l'Italia e il boom economico è ormai un lontano ricordo: anche la tv viene contestata in quanto considerata obsoleta, anacronistica e lontana da tutte quelle trasformazioni culturali e sociali che il paese sta vivendo: in effetti la tv svolge una funzione quasi di evasione dalla realtà (a volte molto cupa) con varietà spensierati e pieni di lustrini che cozzano con le immagini tutt'altro che rassicuranti dei servizi dei telegiornali; s'inizia a chiedere da più parti una riforma della RAI che strappi la tv dalla morsa della DC e che la renda più vicina alla gente ed alla realtà. Di tale situazione di contestazione sono casi emblematici lo spostamento di Canzonissima e dell'appuntamento della lotteria di capodanno dal sabato sera alla domenica pomeriggio nel 1973 ed il Festival di Sanremo che, dopo anni di successi, a partire dalla metà degli anni '70 vive una fase di declino tanto che lo stesso Programma Nazionale inizia a trasmetterne solo la serata finale (in un'edizione la diretta venne pure interrotta per dare la linea al Telegiornale). Nel triennio 1975-1977 accadono avvenimenti fondamentali: nel 1975 finalmente viene varata la riforma RAI e il Programma Nazionale diventa Rete 1 e il Secondo Programma Rete 2. Tale riforma fa passare il controllo della RAI dal governo ai partiti (ha inizio la stagione della lottizzazione) in modo che anche partiti non governativi abbiano accesso a questo grande mezzo di comunicazione: secondo tale logica la Rete 2 diventa la rete progressista e laica controllata dal PSI con una programmazione innovativa ed in qualche caso spregiudicata mentre la Rete 1 si conferma la rete tradizionalista d'influenza cattolica controllata dalla DC con una programmazione più classica. Finisce dunque l'epoca di dominio del primo canale sul secondo: d'ora in poi gli spettatori sceglieranno di volta in volta cosa guardare dando inizio ad una stagione di concorrenza interna. Esempio di tale concorrenza è la sfida della domenica pomeriggio tra la Domenica In della Rete 1 e L'altra domenica della Rete 2; anche tra i telegiornali vi è rivalità: il TG1 d'ispirazione cattolica e conservatrice si contrappone al TG2 di stampo laico e socialista. La riforma prevede anche l'istituzione della figura del direttore di rete che faccia da garante per i contenuti trasmessi dal canale così come quella del direttore del Telegiornale ; primi direttori della Rete 1 e del TG1 sono rispettivamente Mimmo Scarano ed Emilio Rossi nominati nel 1976. Sempre nel 1976 debutta nella tv italiana un nuovo genere: il talk show tenuto a battesimo da Maurizio Costanzo conduttore di Bontà loro a cui seguiranno Acquario nel 1978 e Grand'Italia nel 1979 condotti sempre da Costanzo.

Sempre nel 1976 la Corte costituzionale accoglie il ricorso di Peppo Sacchi fondatore di Telebiella e legalizza le trasmissioni via etere dell'emittenza privata su scala regionale; la Rai perde dunque il monopolio assoluto delle trasmissioni televisive in Italia anche se in realtà sin dalla fine degli anni '60 l'azienda di Stato aveva avuto a che fare con la concorrenza delle televisioni straniere di lingua italiana come Telecapodistria, Telemontecarlo e la TSI che, trasmettendo fuori dai confini dello Stato, potevano diffondere i propri programmi su scala nazionale eludendo la legge sul monopolio. Infine nel 1977 due avvenimenti: a gennaio si conclude dopo venti anni la rubrica Carosello (d'ora in poi la pubblicità sarà trasmessa con i tradizionali spot) e un mese dopo, con dieci anni di ritardo rispetto alla maggior parte delle televisioni europee, finalmente anche la RAI manda in onda trasmissioni a colori (le stesse tv locali, anche se con mezzi più limitati, trasmettevano già a colori da molto prima della Rai).

Con la tv a colori si apre l'epoca della cosidetta neotelevisione con tutti i varietà innovativi che segnarono un punto di rottura rispetto ai programmi in bianco e nero. Esempi di programmi della neo-tv sono due programmi diretti da Enzo Trapani, ovvero Non stop e Fantastico: quest'ultimo, in onda dall'autunno 1979, riporta al sabato sera l'appuntamento della lotteria di capodanno raccogliendo l'eredità di Canzonissima (la cui ultima edizione era andata in onda nel 1974). Il 15 dicembre 1979 infine iniziano le trasmissioni della Rete 3 vicina al PCI dedicata ad una programmazione culturale e su base regionale come previsto dalla riforma RAI del 1975.

Anni '80

Gli anni ottanta si aprono con una novità fondamentale: la RAI, dopo aver perso nel decennio precedente il monopolio su scala locale, perde ora anche quello su scala nazionale: il 29 settembre 1980 iniziano infatti le trasmissioni di Canale 5 di proprietà dell'editore milanese Silvio Berlusconi ; nel dicembre 1981 comincia a trasmettere anche il network Italia 1 di proprietà di Edilio Rusconi ed infine nel gennaio 1982 comincia la programmazione di Rete 4 di proprietà di Leonardo Mondadori. Proprio a seguito della nascita di quest'ultima emittente i tre canali pubblici cambiano denominazione: la parola Rete viene sostituita dalla parola RAI in modo che il pubblico non confonda la rete mondadoriana con il quarto canale dell'azienda pubblica. Se inizialmente la RAI non prende troppo sul serio l'avvento di questi nuovi network commerciali, a partire dal 1984, dopo l'acquisizione da parte di Berlusconi di Italia 1 e poi di Rete 4, e dopo l'autorizzazione mediante un decreto legge della trasmissione via etere dell'emittenza privata anche su scala nazionale, la tv pubblica è costretta a correre ai ripari. Sempre in questo periodo si registrano molte defezioni di alcuni dei più importanti personaggi della Rai che lasciano l'azienda pubblica e debuttano sulle reti commerciali ovvero Mike Bongiorno,Corrado,la coppia Mondaini-Vianello,Maurizio Costanzo,Enzo Tortora e molti altri.

Finita l'epoca della concorrenza interna, le tre emittenti pubbliche ora fanno squadra nella guerra all'audience contro il costituito gruppo Fininvest (poi Mediaset). Nel 1984 hanno inizio infatti anche le rilevazioni dei dati di ascolto con il sistema Auditel. Di questa guerra Raiuno è protagonista e assume il ruolo di rete ammiraglia dedicata al pubblico delle famiglie, in diretta concorrenza con Canale 5, ammiraglia del gruppo avversario. Sono questi gli anni in cui fasce orarie precedentemente occupate dal monoscopio vengono scoperte dai direttori di rete per offrire un'alternativa ai giochi a premi, i quiz, i telefilm americani e le telenovelas delle tv commerciali: nasce il concetto televisivo di controprogrammazione e il primo esempio è la trasmissione Pronto Raffaella? del 1983 condotto dalla Carrà, con cui la prima rete inaugura le trasmissioni nella fascia del mezzogiorno, in contrapposizione con l'ex partner Corrado con il suo Il pranzo è servito in onda su Canale 5 alla stessa ora. Tre anni dopo, nel 1986 Raiuno inaugura con Unomattina le trasmissioni mattutine contrapponendosi a Buongiorno Italia. Anche il festival di Sanremo, dopo il periodo nero degli anni '70 viene ampiamente rivalutato dalla prima rete per i grandi ascolti, Pippo Baudo è il re del sabato sera con Fantastico attraverso il quale lancia nel mondo dello spettacolo soubrette come Heather Parisi , Lorella Cuccarini ed Alessandra Martines e della domenica pomeriggio con Domenica In. La logica dell'audience a tutti i costi emargina dal palinsesto di Raiuno tutte quelle trasmissioni culturali e d'approfondimento che però non fanno ascolto, a favore di programmi più popolari ; ciò farà nascere diverse critiche e riflessioni (in corso ancora oggi) su quanto l'Auditel abbia influito sul progressivo scadimento della rete, che di fatto si stava sempre più trasformando in un canale commerciale improntato solo all'intrattenimento, perdendo quel ruolo di servizio pubblico per cui era nata. Non mancano tuttavia, neanche in questo decennio, trasmissioni di divulgazione scientifica come Quark curato da Piero Angela. Molti sono però concordi sul fatto che la fine del monopolio abbia dato una scossa ad una tv di Stato da tutti considerata troppo arretrata e poco innovativa. Resta invece alla Rai ancora per questo decennio il monopolio dell'informazione televisiva (fino agli anni '90 le tv commerciali infatti non potranno trasmettere telegiornali) ed il TG1 cattolico continua ad essere il telegiornale più seguito nonostante la forte concorrenza del TG2 socialista e del nuovo TG3 d'ispirazione comunista. Direttori di Raiuno in questo decennio sono Emmanuele Milano dal 1980 al 1985 e Giuseppe Rossini dal 1986 al 1989.

Anni '90

Anni 2000

Direttori di Rai Uno

NomePeriodo
Mimmo Scarano1976-1979
Emmanuele Milano1980-1985
Giuseppe Rossini1986-1989
Carlo Fuscagni1989-1993
Nadio Delai1994-1995
Brando Giordani1995-1996
Giovanni Tantillo1996-1998
Agostino Saccà1999-2000
Maurizio Beretta2000-2001
Agostino Saccà2001-2002
Fabrizio Del Noce2002-2009
Mauro Mazzadal 2009

Programmi

Programmi storici

News e informazione

Show

Quiz

Fiction italiane

Telefilm

Cattolici

Soap opera

Cartoni animati

Per bambini

Sport

La RAI affida alla rete "ammiraglia" la messa in onda di trasmissioni relative a due soli sport, ma tra i più seguiti, calcio e Formula 1. Fino al 1997 sono andate in onda tutte le partite ufficiali e amichevoli della Nazionale (in quell'anno Telemontecarlo si aggiudicò l'esclusiva della partita Inghilterra-Italia), comprese le partite della nazionale al trofeo Mundialito del 1981, nonostante in quell'occasione Canale 5 fosse divenuta, a sorpresa, titolare dei diritti; tuttora vengono trasmesse in diretta ad eccezione delle partite ufficiali ed amichevoli della Nazionale Under 21, le quali attualmente vengono trasmesse su RaiTre; a giugno 2009 tuttavia, la semifinale dell'Europeo di tale categoria è stata trasmessa dalla prima rete per avere più pubblico.

Il primo canale pubblico ha sempre trasmesso le partite di cartello dei grandi eventi calcistici come Mondiali ed Europei. Ma nel 2006, per la prima volta in assoluto, non ha trasmesso i Mondiali interamente ma solo la partita inaugurale, una partita al giorno di primo turno, una degli ottavi una dei quarti di finale, oltre alle semifinali e alla finale, per un totale di 25 partite (tutte le partite le ha trasmesse SKY Italia nei canali SKY Calcio). Dopo ciò l'ente pubblico a luglio 2005 ha speso 350 milioni di euro per i diritti dei Mondiali del 2010 in Sudafrica e 2014 in Brasile[3] per tutte le piattaforme analogiche e digitali, compresi i diritti radiofonici, salvo poi cedere a SKY i diritti per il satellite.[4]. A partire dal 2006 torna a trasmettere, dopo 12 anni, le partite della Champions League, di cui si è assicurata i diritti in chiaro, poi successivamente rinnovati fino al 2012 [5], che comprendono la partita principale del mercoledì sera non in esclusiva (dal 2008 trasmessa anche su RaiDue), compresa la finale, gli highlights delle altre partite, questi ultimi trasmessi su RaiDue, il magazine settimanale trasmesso su RaiTre il sabato pomeriggio. Nel 2008 ha trasmesso in esclusiva e per la prima volta in formato panoramico 16:9 solo per il digitale terrestre (in alcune zone anche in HD) gli Europei di calcio in Austria e Svizzera. Rai Uno trasmette anche alcune partite di Coppa Italia oltre ovviamente alla finale, ma la Lega ha recentemente imposto le 20,45 e non le 21,15 richieste dall'ente pubblico per far trasmettere anche Affari Tuoi (anche se 1 volta la Lega si è piegata al diktat della RAI), e successivamente ha fatto spostare la finale di ritorno del 2006/07 Inter-Roma per prima volta nella storia alle 17:30 circa, su Raidue. Inoltre, nel 2009 la RAI ha trasmesso, in simulcast con SKY, tutte le partite della Confederations Cup, alla quale l'Italia ha preso parte per la prima volta in quanto Campione del Mondo uscente.Su RaiUno va in onda anche la Formula 1. Il contratto firmato con Bernie Ecclestone per la messa in onda dei gran premi scadrà nel 2012 (secondo il Patto della Concordia); le qualifiche del sabato e gara 2 della GP2 vanno in onda su RaiDue.

Programmi sportivi

Eventi celebrativi

Il primo canale della Rai trasmette le immagini delle principali celebrazioni nazionali, come la Festa della Liberazione e la Festa della Repubblica del 2 giugno. La rete trasmette la messa e (a reti unificate) il messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica. Celebra anche il capodanno con il programma L'anno che verrà, e trasmette il Palio di Siena dell'Assunta il 16 agosto (quello del 2 luglio va su Rai Due).

Annunciatrici

Dopo la lunga attività svolta dalle signorine buonasera, attualmente i programmi vengono annunciati da Elisa Silvestrin e da Claudia Andreatti. Annunciatrici della rete sono state: Virginia Sanjust di Teulada (dal 2003 al 2004), Barbara Matera (dal 2003 al 2007) e Chiara Perino (dal 2004 al 2006).Attualmente gli annunci vengono fatti solo da Claudia Andreatti perché Elisa Silvestrin é incinta.

Orari degli annunci

Dal lunedi al venerdi gli annunci vanno in onda alle 6:40, alle 16:53 (o alle 17:15) e prima del Tg1 Notte. Il sabato vanno in onda alle 06:30 (o alle 6:50), alle 16:59 (o alle 17:10) e dopo il Tg1 Notte. La domenica vanno in onda alle 6:30 (o alle 6:50), alle 16:29 (nella breve pausa di Domenica in (palinsesti autunnali), nel corso del quale vengono annunciati i programmi di prima serata) e dopo Meteo1 (in passato venivano mandati in onda prima del Tg1 Notte).

Agli annunci giornalieri si aggiungono quelli promozionali.
Su quelli giornalieri dal 24 dicembre 2009 le annunciatrici (attualmente la sola Andreatti) appaiono in piedi davanti ad un maxischermo. Per la prima volta durante gli annunci vengono trasmessi i promo delle trasmissioni. Il jingle di sottofondo rimane lo stesso ma non viene più puntato il dito a fine annuncio. Su quelli promozionali, oppure per annunciare le dirette televisive, le annunciatrici sono in piedi e a mezzobusto.

In precedenza, invece, le annunciatrici erano sedute su un divano blu con le gambe incrociate o accavallate e sullo sfondo scorrevano le immagini dei programmi annunciati,

Da domenica 15 marzo 2009 le annunciatrici compaiono su un divano azzurro posto sulla sinistra dello schermo e puntano il dito stando sedute sul divano.

Le storiche signorine buonasera fino al 2000 annunciavano in piedi accanto ad una scenografia di colore azzurro chiaro riempita di figure geometriche tonde (per Rai Uno), quadrate (per Rai Due) o triangolari (per Rai Tre) in rilievo.

Speaker

Speaker storici

La lettura dei telegiornali era storicamente affidata agli speaker. Tra questi Roberto Di Palma, Gino Pirarba, Pino Berengo Gardin, Adriana Retacchi.

Orari delle trasmissioni

Dal 1954 al 1986 non vi erano trasmissioni nella fascia notturna (a parte qualche rara eccezione in occasione di alcuni eventi sportivi) e in quella mattutina (6-12). Quindi, intorno alle 24 vi era una sigla che annunciava la fine delle trasmissioni e una verso le 13 (ma con forti variazioni nel corso degli anni) che ne annunciava l'inizio.

Dal 1986 la fascia mattutina fu coperta dal programma Unomattina e nel corso degli anni sono nate anche trasmissioni notturne (ore 24-6). Dai primi anni novanta Rai Uno trasmette ininterrottamente, eccetto il primo martedi notte del mese in cui vi è una pausa notturna delle trasmissioni, laddove viene proposto un monoscopio di tipo Philips PM5544 (ore 3:30-6:10 circa). Questo sistema vige per Rai Due, sempre di martedì, e per Rai Tre il venerdì.

Note

  1. ^ RaiUno per i 50 anni della rai. URL consultato il 06-01-2008.
  2. ^ Auditel – Bilancio Autunno 2007-2008 « AntonioGenna.net Blog
  3. ^ Pagina dedicata alle notizie relative ai mondiali del 2010 in Sudafrica
  4. ^ Accordo RAI-SKY per Mondiali 2010 e 2014
  5. ^ Champions League su RAI e SKY fino al 2012

Voci correlate

Collegamenti esterni

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