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Studio Aperto | |
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Screenshot della sigla di Studio Aperto delle 12:25 | |
Anno | Dal 1991 |
Genere | telegiornale |
Presentatore | Edizione 12.25
Edizione 18.30
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Rete | Italia 1 |
Sito web | www.tgcom24.mediaset.it/studioaperto/ |
Studio Aperto è il telegiornale di Italia 1. Trasmette dallo studio 2 del Palazzo dei Cigni a Milano 2, dove si trova anche la redazione centrale, che da maggio 2012 è la stessa del Tg4 (entrambe le testate sono dirette da Giovanni Toti). Ha una media di 2.581.767 spettatori e il 22% di share per l'edizione delle 12:25, mentre per quella delle 18:30 la media è di 1.600.000 spettatori e l'11% di share.[1]. Il notiziario si caratterizza per una particolare attenzione verso il mondo giovanile, proponendo servizi riguardanti il gossip e il mondo dello spettacolo, soprattutto nell'edizione delle 18:30, cosa per cui è da sempre oggetto di critiche. Lavora alla realizzazione del tg con numerosi corrispondenti anche la redazione di TGcom24.
Indice |
Studio Aperto è nato il 16 gennaio 1991, in occasione dello scoppio della prima Guerra del Golfo sotto la direzione di Emilio Fede, ex direttore del TG4. Si affermò grazie alla velocità con cui riuscì a dare la notizia dell'attacco bellico, nonostante non disponesse ancora della diretta che sarebbe poi arrivata con l'autunno. Col cambio di direttore, Vittorio Corona cambia l'impostazione scenografica della testata, poiché la linea editoriale di Italia 1 privilegia la cultura giovanile. A Corona repentinamente succede Paolo Liguori che sceglie come suo vice il siciliano Giuseppe Sottile. Dopo il trasferimento di Liguori alla direzione del TGcom, la direzione passa al giovane Mario Giordano.
Con la direzione Giordano, che sceglie come vice-direttore Claudio Brachino, viene dato maggiore spazio alla cronaca nera (privilegiando i crimini più efferati in particolare di tipo familiare, tra cui il delitto di Cogne), meteorologica e mondana (in particolare il gossip e il mondo dello spettacolo). Ha creato anche il programma Lucignolo, dedicato al mondo dei giovani e della notte (vincitore anche di un Oscar TV)[2]
Dall'11 ottobre 2007 il nuovo direttore del telegiornale di Italia 1 è stato Giorgio Mulé[3] ad affiancarlo come vice Anna Broggiato e Annalisa Spiezie. Sotto la sua direzione Studio Aperto nel febbraio 2009 tocca per la prima volta nella sua storia il 20% di share medio.[4]
Dal 1º settembre 2009 era tornato come direttore Mario Giordano, con Giovanni Toti condirettore; quest'ultimo, a seguito della nomina di Giordano a direttore di News Mediaset (divenuto poi Tgcom 24), è passato dal 22 febbraio 2010 alla direzione della testata.
Il 21 giugno 2011 Studio Aperto ha rinnovato studio, sigla, grafica e contenuti, trasmettendo (assieme agli altri TG Mediaset) in 16:9; raramente i servizi in 4:3 sono proposti in pillarbox e più spesso semplicemente allargati al 16:9 distorcendo le immagini.
Altra novità è l'edizione domenicale, ribattezzata Studio Aperto - La domenica, che ha come particolarità la conduzione in piedi e la presenza di una storia di copertina e di numerose rubriche, che si aggiungono naturalmente al racconto dei principali fatti del giorno.
Va in onda tutti i giorni, è l'edizione principale. Durata 30 minuti. Le attuali conduttrici sono:
In caso di gara del Motomondiale, la domenica questa edizione va in onda in un orario variabile tra le 11.55 e le 12.10 con la durata di 5 o 10 minuti.
Va in onda tutti i giorni. Durata 27 minuti. Le attuali conduttrici sono:
Questa edizione è caratterizzata dalle anticipazioni in onda alle 18.25 e, per alcuni mesi fino a giugno 2012, dal collegamento con il conduttore di Studio Sport a fine tg, in cui venivano anticipati i contenuti dell'edizione serale del tg sportivo.
Nel marzo 2006, prima delle elezioni politiche, lAutorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha richiamato la testata (insieme al TG4) "ad assicurare la parità di trattamento alle coalizioni ed una più equilibrata presenza delle liste concorrenti a causa della "non equilibrata presenza delle coalizioni e dei singoli partiti", deliberando una sanzione di 100.000 €.[6] La testata ha poi regolarmente ottemperato a tale delibera, trasmettendo tra l'altro, per 40 giorni, la campagna elettorale di Romano Prodi e Silvio Berlusconi, in perfetta par condicio.
Posta la legittimità della scelta di una qualunque linea editoriale, purché essa rispetti le norme vigenti, Studio Aperto è diventato oggetto di numerose critiche[7] a causa del taglio leggero dei suoi servizi e della scelta degli argomenti trattati, che molti ritengono non adatta a un telegiornale. Si parla in special modo della mole di servizi dedicati al mondo del gossip e della presenza in essi di ragazze e donne dello spettacolo che concedono generosamente le proprie forme alle telecamere. Queste critiche, spesso provengono da personaggi del mondo radio-televisivo, i quali sfruttano le caratteristiche di questo telegiornale per crearne parodie, ironizzando sul fatto che il telegiornale dia risalto a notizie frivole o di scarso interesse. L'ex direttore Mario Giordano, durante alcuni appuntamenti di discussione (come il sito di "Sorrisi e Canzoni" in cui ha risposto direttamente alle critiche) e in altre apparizioni televisive, ha più volte ribadito di essere a conoscenza di queste critiche[7], dimostrando anche una buona dose di autoironia. Tuttavia Giordano ha sempre affermato che l'impostazione del suo tg corrisponde a quello che, secondo la linea editoriale del canale, deve essere un programma di informazione rivolto ai giovani, che sono il target di Italia 1. Proprio dai giovani però, arrivano spesso le critiche più dure, attraverso soprattutto forum e blog su internet. Basti vedere, inoltre, le decine di gruppi schierati contro Studio Aperto apparsi sul famoso social network Facebook, che raccolgono insieme migliaia di utenti. Il caso più rilevante è quello del blog odiostudioaperto che quasi quotidianamente raccoglie le impressioni sull'edizione appena andata in onda ricevendo puntualmente centinaia di commenti da parte dei telespettatori. Anche Lo Zoo di 105, trasmissione radiofonica di Radio 105, dal 2006 iniziò a mandare io onda una parodia del telegiornale, chiamata Studio Chiuso: una voce femminile(la redattrice Letizia Puccioni) presentava una serie di titoli al limite dell'assurdo o basati su notizie assolutamente inutili, spesso riguardanti la vita personale di vip o pseudo-vip; al termine del sommario, la voce accennava ad una notizia decisamente più grave e importante, ma che dopo pochi secondi veniva liquidata con un "ma a me che me ne frega?". In questa parodia veniva presa in giro anche la figura di Mario Giordano: l'imitazione, realizzata dal dj Paolo Noise, lo rappresentava come un personaggio dai modi infantili, anche se caratterizzato da una forte erotomania, intento a scegliere i servizi da trasmettere mentre fa merenda e gioca con le macchinine. Un anno dopo (nel 2007), la trasmissione Quelli che il calcio aprì uno spazio durante il quale si parodiava il telegiornale di Italia 1. Sempre durante la trasmissione, il dj di Radio Deejay Albertino interveniva sporadicamente, imitando la voce fuoricampo che caratterizza la trasmissione Lucignolo.[8]
A partire dal settembre 2010, Quelli che il calcio lancia una nuova parodia, intitolata Stadio Aperto 1 (il cui logo è scritto con lo stesso carattere utilizzato dal tg) e condotta da Francesca Macrì. Caratteristica comune a tutti i servizi è la presenza di una ragazza dal prosperoso seno, costantemente inquadrato dalla telecamera.
Nel corso degli anni si sono ripetuti episodi in cui alcune notizie trattate dal telegiornale si siano rivelate false, a causa di una mancata verifica delle fonti oppure costruite dagli stessi giornalisti. Questi episodi sono stati mostrati da Striscia La Notizia.
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