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Definição e significado de bambino

Definição

definição - Wikipedia

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Sinónimos

Ver também

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Locuções

(bambino abbandonato) • (bambino lasciato in luogo di un altro rapito dalle fate) • (bambino o animale di un anno) • (bambino trigemino) • (bambino/animale) di due anni • (bambino/animale) di sei anni • (bambino/animale) di sette anni • (bambino/animale) di tre anni • (bambino/cosa) di nove anni • aspettare un bambino • bambino (ai primi passi) • bambino abbandonato • bambino adottato • bambino blu • bambino che ha la chiave di casa • bambino di otto anni • bambino di strada • bambino in provetta • bambino nato morto • bambino o animale di un anno • bambino prodigio • bambino viziato • di bambino • diritti del bambino • fin da bambino • letto di bambino • scarpetta di lana da bambino • scarpetta di lana da bambino*

Adorazione del Bambino (Angelico) • Adorazione del Bambino (Beato Angelico) • Adorazione del Bambino (Spanzotti) • Adorazione del Bambino di Annalena • Adorazione del Bambino di Camaldoli • Adorazione del Bambino di San Vincenzo Ferrer • Adorazione del Bambino di palazzo Medici • Anni d'infanzia. Un bambino nei lager. • Anno Internazionale del Bambino • Anno internazionale del bambino • Associazione per il Bambino in Ospedale • Attore bambino • Auschwitz (Canzone del bambino nel vento) • Bambino Gesù • Bambino Pinocchio • Bambino di Taung • Bambino di strada • Bambino nel tempo • Bambino prodigio • Cappella del Bambino Gesù di Praga • Cercate quel bambino • Chiesa del Gesù Bambino all'Olivella • Chiesa di Gesù Bambino all'Esquilino • Cristo Bambino con un girello • Cristo Bambino con un girello (Bosch) • Gesù bambino benedicente • Ibrahim, il bambino del campo • Il bambino con il pigiama a righe (film) • Il bambino d'inverno • Il bambino d'oro • Il bambino della domenica • Il bambino dentro • Il bambino e il grande cacciatore • Il bambino e il poliziotto • Il bambino malato • Kap Bambino • La mente del bambino • Lettera a un bambino mai nato • Ma che amore / Il mio bambino • Ma che amore/Il mio bambino • Madonna col Bambino • Madonna col Bambino (Angelico San Marco) • Madonna col Bambino (Artemisia Gentileschi) • Madonna col Bambino (Botticelli) • Madonna col Bambino (Brunelleschi) • Madonna col Bambino (Donatello Louvre) • Madonna col Bambino (Donatello Padova) • Madonna col Bambino (Filippo Lippi Monaco) • Madonna col Bambino (Filippo Lippi Parma) • Madonna col Bambino (Filippo Lippi Prato) • Madonna col Bambino (Filippo Lippi Salt Lake City) • Madonna col Bambino (Filippo Lippi Washington) • Madonna col Bambino (Filippo Lippi) • Madonna col Bambino (Giovanni Bellini Bergamo) • Madonna col Bambino (Giovanni Bellini Brera) • Madonna col Bambino (Giovanni Bellini Castello Sforzesco) • Madonna col Bambino (Giovanni Bellini Detroit) • Madonna col Bambino (Giovanni Bellini Pavia) • Madonna col Bambino (Giovanni Bellini Roma) • Madonna col Bambino (Mantegna Bergamo) • Madonna col Bambino (Mantegna, incisione) • Madonna col Bambino (Salvi) • Madonna col Bambino (Squarcione) • Madonna col Bambino (disambigua) • Madonna col Bambino di San Giorgio alla Costa • Madonna col Bambino dormiente • Madonna col Bambino e dodici angeli • Madonna col Bambino e due angeli • Madonna col Bambino e due angeli musicanti • Madonna col Bambino e due donatori • Madonna col Bambino e i santi Girolamo e Ludovico • Madonna col Bambino e san Giovannino (Botticelli) • Madonna col Bambino e santi (Mantegna) • Madonna col Bambino e un angelo (Botticelli) • Madonna col Bambino e un coro di cherubini • Madonna col Bambino in trono e due angeli • Madonna col Bambino tra i santi Giovanni Battista e Maria Maddalena • Madonna col Bambino tra le sante Maria Maddalena e Orsola • Madonna col Bambino, due santi e una santa • Madonna col Bambino, santi, angeli e donatore • Madonna con Bambino e due angeli (Botticelli) • Madonna con Bambino e le sante Caterina e Maria Maddalena • Madonna con Bambino e santi Pietro e Paolo • Madonna con Bambino in gloria e santi Andrea e Pietro • Madonna con Bambino tra i santi Pietro e Paolo • Madonna con il Bambino e Santi (Marco Palmezzano) • Madonna con il Bambino e sei angeli • Madonna in trono col Bambino e angeli musicanti • Madonna in trono col Bambino e san Giovannino • Madonna in trono col Bambino e santi • Madonna in trono col Bambino e santi (Pala di San Zaccaria) • Madonna in trono col Bambino fra angeli e santi • Madre con bambino malato • Memorie di un soldato bambino • Miracolo del bambino nato morto • Morte malinconica del bambino ostrica e altre storie • Quando potrò cullare un bambino • Sant'Anna, la Madonna, il Bambino e San Giovannino • Sant'Anna, la Vergine e il Bambino • Santuario del Bambino Gesù di Praga • Sindrome del bambino scosso • Suore Francescane Missionarie di Gesù Bambino • Suore del Bambino Gesù • Superkid eroe bambino • Un bambino chiede aiuto • Un bambino in fuga • Vergine col Bambino tra i santi Domenico e Tommaso d'Aquino

Dicionario analógico


bambino (n.)


bambino (n.)











Wikipedia

Bambino

                   
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  Un bambino pensieroso, di tre anni
  Un bambino di tre mesi

Un bambino o bimbo[1] è un essere vivente appartenente alla sottotribù Hominina, rappresentata unicamente dalla nostra specie Homo sapiens, che può essere di sesso maschile o femminile (bambina). A seconda del contesto, anche linguistico, il termine può indicare genericamente una persona che non ha ancora raggiunto la pubertà, oppure che non ha ancora raggiunto 10 anni (età nella quale, in coincidenza con l'uscita dalla scuola elementare, si comincia a parlare di "ragazzino/a"). Da un punto di vista linguistico, quando un bambino è appena nato lo si indica con neonato[2], toddler se sta imparando a camminare, mentre un bambino dai sei ai dodici anni è un fanciullo.[3]

Uno dei più antichi e storicamente noti bambini non appartenenti al genere umano è rappresentato dal Bambino di Taung, fossile infantile di un Australopithecus africanus risalente a 2,3 milioni di anni fa, ritrovato in Sudafrica nel 1924; al momento della morte la dentatura da latte era ancora presente e si stima potesse avere un'età di circa quattro anni.

In alcune lingue il termine è neutro (child, baby in inglese, Kind in tedesco, bébé, enfant in francese). Oltre che l'italiano, anche lo spagnolo ha una definizione differenziata per genere (niño / niña).

  Bambini di etnia xhosa in Sudafrica

L'Unione Europea, nella decisione quadro 2004/68/GAI del Consiglio contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pornografia infantile, definisce fanciullo "una persona d'età inferiore ai diciotto anni";[4] tale definizione è in accordo con la convenzione Onu sui Diritti dell'Infanzia che, all'articolo 1, definisce fanciullo ogni essere umano da 0 a 18 anni (non compiuti) di età:

« Ai sensi della presente Convenzione si intende per fanciullo ogni essere umano avente un'età inferiore a diciott’anni, salvo se abbia raggiunto prima la maturità in virtù della legislazione applicabile[5] »

In Italia l'organizzazione di volontariato che più si occupa del problema della violenza sui minori è Telefono Azzurro, ma operano anche Save the Children (sezione italiana), SOS Villaggi dei Bambini (Villaggi SOS in Italia), Artemisia e Telefono Arcobaleno.

Indice

  Lo sviluppo del bambino

  Sviluppo capacità percettive

  Capacità tattili

Vengono facilitate dai riflessi neonatali. Quando un bambino nasce lascia un intorno protetto per entrare in un mondo dove viene a contatto con una innumerevole quantità di stimoli sensoriali. Per poter sopravvivere a questo cambiamento dispone di un insieme di riflessi arcaici primari, chiamati riflessi neonatali, designati ad assicurare una risposta immediata al nuovo intorno. La presenza dei riflessi primari è indispensabile per la sopravvivenza del nascituro. Altrettanto indispensabile per l'organizzazione della sua vita relazionale, sensoriale, affettiva e produttiva è che questi riflessi si estinguano completamente entro i 6/12 mesi di vita. La permanenza attiva di questi riflessi pregiudica la maturazione dell'intera organizzazione neurologica dell'individuo.

  Capacità olfattive

Uno stimolo olfattivo determina delle risposte stereotipate nell'infante che si possono osservare anche nella fase prenatale.

  Capacità uditive

Il bambino, anche prima di nascere, è in grado di riconoscere la voce della madre, la melodia ed ha una preferenza per la voce umana in generale. La variazione del battito cardiaco ha potuto dimostrare che egli è in grado di distinguere tra sillabe già presentate o meno. Nei primi mesi di vita il bambino ha una soglia uditiva più alta (10 db) e si volta in direzione del suono.

  Capacità visive

L'esperimento del baratro visivo ha dimostrato che le capacità visive vanno di pari passo con quelle motorie. La vista è il senso più importante nei primi mesi di vita e ha un'influenza su tutti gli altri. La vista del neonato è molto limitata, manca la visione binoculare e i contorni non sono ben definiti ma già dopo una settimana egli è in grado di distinguere delle righe abbastanza grandi su di un foglio.


A 1-3 mesi egli tende a preferire immagini complesse, a distinguere le ombre e a percepire la profondità e le forme che esplora nella loro configurazione. A 4 mesi è in grado di completare amodalmente una figura e di seguire un oggetto che si muove a grande velocità. A 6 mesi le sue percezioni sono molto simili a quelle di un adulto mediamente miope.

Con il procedere del tempo il bambino preferisce dei volti sempre meno stilizzati, ad essere fondamentali sono però gli occhi.
A 6 mesi il bambino raggiunge una capacità visiva simile agli adulti. Un lattante riesce a distinguere forme differenti collocate non superiore ai 15 20 cm il neonato ha le capacità di soffermare lo sguardo su forme concentriche, di preferire le forme ai colori e di preferire le forme curve piuttosto a quelle rette. Bower afferma che un bambino di qualche settimana prevede se un oggetto è solido oppure no senza toccarlo. Egli crea un congegno, tramite un proiettore binoculare, che da l’illusione ottica di un oggetto. Esso viene proiettato a metà strada tra il soggetto e uno schermo. Anche se l'oggetto sembra solido, quella è solo una illusione, l’oggetto non esiste, il bambino prova a toccarlo, non lo sente e si mette a piangere. Il lattante si aspettava che l’oggetto visto fosse anche solido. Se nel tentativo di toccarlo il neonato rimane sorpreso, era perché si aspettava che l’oggetto visto fosse solido. Ciò dimostra che i neonati hanno delle competenze iniziali che vanno poi perfezionate.

  Sviluppo motorio

Il bambino ha una rappresentazione innata del corpo e della sua simmetricità ma tende ad osservare per un certo periodo anche bambole scrumbled, deformi. Verso i due anni le osserva con maggiore attenzione e sospetto.
La rappresentazione del corpo è la prerogativa per lo sviluppo motorio.

  Motricità grossolana

La motricità grossolana è quella che riguarda l'intero corpo.
Nel primo mese di vita il bambino resta in posizione fetale, dal secondo cerca di sollevarsi, al terzo solleva il torace. A tre mesi tende le mani verso gli oggetti ma non li afferra. A 4 sta seduto con un sostegno, a 5 comincia a regolare le posture e a stare seduto in grembo, afferrando gli oggetti. A 6 mesi riesce a stare seduto da solo ma si piega in avanti. A 8 è in grado di camminare se tenuto da un adulto. A 12 gli basta essere tenuto per una mano. Tra 13 e 18 mesi acquisisce nuove capacità di movimento, si arrampica sui mobili, sale le scale con circospezione. A 2 anni va in triciclo appoggiando i piedi, sale le scale con maggiore sicurezza. A 3 anni usa i pedali per andare in triciclo, salta, corre. A 4 anni sa ballare a ritmo, stare in piedi su una gamba sola.

  Motricità fine

La motricità fine riguarda l'utilizzo delle mani. Con lo sviluppo si evolve la prensione degli oggetti, si passa da cubito-palmare, a digito-palmare, a radio-digitale (pinza superiore), alla pinza inferiore fino alla presa digito-digitale.
A 2 anni e mezzo il bambino riconosce le figure dei disegni illustrati, disegna con la mano preferita, si riconosce in foto che gli sono già state mostrate. A 3 anni disegna uomini con la testa, conosce i colori. A 4 sa disegnare una casa. A 5 dichiara cosa disegnerà e colora con precisione i contorni.
In un ambiente arricchito queste capacità cambiano di molto. Bambini di tre anni, se hanno ad esempio frequentato l'asilo nido, sono in grado di colorare con precisione restando nei contorni.

  Sviluppo abilità prassiche

Le abilità prassiche dividere in:

  • Gesti rappresentazionali: hanno uno scopo transitivi (verso un oggetto) e intransitivi.
  • Gesti non-rappresentazionali: sono gesti senza uno scopo, che vengono ripetuti per imitazione.
  • Sequenze di gesti.

A 3 anni si osserva il comportamento deittico, si indica l'oggetto dell'azione senza compierla. A 4 il bambino sostituisce parte del corpo con l'oggetto su cui deve compiere un'azione. A 7-8 anni il bambino non considera le dimensioni dell'oggetto. Lo sviluppo delle abilità prassiche continua fino ai 12 anni.

  Sviluppo del disegno

  • A 12 mesi i bambini desiderano disegnare riempiendo di colori un foglio.
  • A 2 anni si cominciano a notare forme ricorrenti come cerchi e linee, indice dell'attenzione del bambino verso ciò che sta facendo.
  • A 3 anni l'uomo comincia ad essere raffigurato con una testa ed un corpo.
  • A 4 anni l'uomo viene disegnato con braccia e gambe stilizzate.
  • A 5 anni la figura umana viene disegnata a blocchi.

  Sviluppo sociale

Il primo rapporto del bambino con l'alterità è quello con la madre che si sviluppa secondo le regole dell'attaccamento. In ordine di importanza a questo rapporto primario seguono quelli con gli altri familiari. Il rapporto tra fratelli soprattutto se la differenza di età non è molta, è spesso difficoltoso. L'arrivo di un fratellino conduce ad atti di gelosia e a regressioni perché viene visto come un trauma.

Il rapporto affiliativo con i nonni perdura per tutta l'infanzia ma perde di importanza nell'adolescenza.

Con l'aumentare delle uscite fuori casa e l'ingresso nella scuola materna si sviluppano diverse tipologie di rapporti.

  • il comportamento affiliativo: spesso non è reciproco e si sviluppa inizialmente tra persone dello stesso sesso, le interazioni come la conversazione, il contatto, gli scambi di affetto sono indicatori di questo tipo di rapporto. Si formano in questo modo relazioni diadiche privilegiate che possono portare a rapporti di cooperazione.
  • il comportamento di cooperazione consiste nell'aiuto reciproco e nello scambio
  • il comportamento aggressivo: prescinde dai rapporti affiliativi e porta alla formazione di una scala gerarchica, il più forte sta in cima alla scala gerarchica. Riconducibili a questa categoria di comportamenti sono tutti gli atti violenti tra soggetti.

  Evoluzione del gioco

Fino a 3-4 anni i bambini tendono a preferire il gioco solitario, con uno spazio indipendente e senza interazioni con coetanei. Con l'ingresso nella scuola materna si sviluppa il gioco in parallelo in cui i bambini non interagiscono ma condividono lo stesso spazio di gioco. Nel gioco associativo i bambini cominciano a scambiarsi oggetti e a conversare tra di loro. Il gioco cooperativo è un livello di gioco più complesso, in cui i bambini devono aver compreso il proprio ruolo e aver accettato delle regole.

  Note

  1. ^ "bìmbo" per il dizionario della lingua italiana De Mauro (archiviato dall'url originale)
  2. ^ "neonàto" per il dizionario della lingua italiana De Mauro (archiviato dall'url originale)
  3. ^ "fanciùllo" per il dizionario della lingua italiana De Mauro (archiviato dall'url originale)
  4. ^ Decisione quadro 2004/68/GAI del Consiglio Europeo relativa alla lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pornografia infantile. 22-12-2003
  5. ^ Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. 20-11-1989

  Voci correlate

  Altri progetti

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